Maltempo, la lunga onda della piena

(ore 19.20) A Lodi è iniziata la distribuzione dei sacchi di sabbia alla cittadinanza, presso l’area del centro fieristico nella zona produttiva di San Grato, dove dalle 17.00 ad ora sono state circa 200 le forniture (ognuna di 6 sacchi) che sono state consegnate, per un totale di 1.200 sacchi. Nella giornata odierna la distribuzione proseguirà sino alle 22.00, per poi riprendere domani mattina alle 10.00 e fino alle 12.00, quindi ancora nel pomeriggio dalle 15.00 sino alle 20.00. Nel frattempo prosegue il calo del livello dell’Adda, che alle 18.50 si attestava a 54 centimetri sopra lo zero idrometrico, rispetto al picco di 130 centimetri toccato alle 05.30. Resta in funzione il dispositivo di pre allerta attivato la scorsa notte, con particolare riferimento al monitoraggio del quadro meteorologico ed all’evoluzione delle previsioni riguardo alla perturbazione che dovrebbe transitare tra la serata di domani, venerdì 14 novembre, e la mattinata di sabato 15 novembre.

(ore 18.30) Il Lodigiano è una delle zone dove in Lombardia è piovuto di più. Da lunedì 11, la regione è stata interessata da elevati quantitativi di pioggia: nel Lodigiano (come in provincia di Varese) la media si è attestata intorno ai 100 mm, nel Milanese ci si è fermati 90-95 mm. Altrove in regione la media, invece, non ha superato i 50 mm. Lo comunica la protezione civile regionale, che ha anche emesso un aggiornamento di avviso di criticità per rischio idraulico localizzato sul Fiume Po. Sulla base degli attuali scenari di previsione, Regione Lombardia segnala che il colmo di piena è in transito nella sezione di Ponte Becca e raggiungerà la sezione di Piacenza nella serata di oggi, giovedì 13 novembre.

(ore 16.30) A San Donato le procedure per l’emergenza meteo sono scattate ieri alle 12.17 quando la Protezione Civile della Regione Lombardia ha diramato il primo avviso di criticità. Da allora, il tratto cittadino del Lambro e la sua zona di esondazione sono “osservati speciali”. Tecnici del Comune, volontari della Protezione Civile e forze dell’ordine (agenti della Polizia Locale, Carabinieri e membri dell’Esercito) stanno monitorando la situazione, mettendo in atto quanto previsto dal Piano di emergenza comunale. In particolare, oltre alla verifica costante dei livelli di guardia del fiume, nel pomeriggio di ieri l’attenzione si è concentrata sull’asse stradale via Fiume Lambro/via XXV aprile (chiuso alla circolazione dalla tarda serata e riaperto questa mattina) e sulle aziende presenti nell’area che sono state informate in tempo reale sulla situazione e aiutate a predisporre sistemi di contenimento in caso di un’eventuale esondazione che, fortunatamente, non si è verificata. Lo staff prosegue ora con l’attività di monitoraggio.

(ore 15.30) Sillaro da paura e centro lodigiano sott’acqua. La situazione più grave, dal pomeriggio di ieri e per tutta la notte, è stata quella di Villanova, con il centro storico completamento allagato, tra la rabbia e le proteste dei residenti. Spaventosa la portata d’acqua che ha invaso le strade e ha costretto Vigili del Fuoco e Protezione Civile, presenti i gruppi di Graffignana e Sant’Angelo, a issare una barriera e a deviarne il corso verso via Vittoria, trasformata in un fiume. Danni a cascata anche a Borghetto Lodigiano, dove le acque del Sillaro hanno esondato nel Parco della Pace, e costretto alla chiusura di via Lago, e a Lodi Vecchio, in via Archinti, dove, complice la piena della roggia Balzarina, un’intera palazzina è finita a mollo, con almeno 90 centimetri d’acqua in box e cantine, arrivata a lambire la scala per i piani superiori.

(ore 14.40) Prosegue il calo del livello dell’Adda a Lodi: alla rilevazione delle 14.20 il fiume si collocava a quota 64 centimetri sopra lo zero idrometrico. Ma la tregua del maltempo sarà breve, annunciano gli esperti. «Sabato arriva una nuova forte perturbazione atlantica - Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo.com - con ritorno del maltempo soprattutto al Centronord. Sarà dunque nuova allerta meteo in particolare sul Nordovest, dove il peggioramento si concretizzerà già venerdì sera e dove le forti piogge attese in aggiunta a quelle già molto abbondanti cadute nei giorni scorsi potrà dare luogo a criticità idrogeologiche». A Lodi, dopo le richieste di numerosi cittadini, il Comune avvierà dalle ore 17.00 di oggi la distribuzione di sacchi di sabbia da utilizzare per la protezione degli ingressi delle abitazioni collocate nelle aree potenzialmente esposte ad una eventuale esondazione del fiume; il materiale potrà essere ritirato presso il piazzale del centro fieristico di San Grato (accessibile dalla tangenziale sud), nella misura massima di 6 sacchi per fornitura. La distribuzione proseguirà sino alle ore 22.00 di oggi, con il coordinamento di personale della Polizia Locale e di operatori della Protezione Civile e verrà ripresa, se necessario, nella giornata di domani, secondo le modalità che verranno successivamente comunicate.

Si segnala che a scopo puramente precauzionale, ed in riferimento a possibili evoluzioni dello scenario di rischio dovute al transito di una ulteriore perturbazione che le previsioni meteo attualmente disponibili collocano tra circa 36 ore, tenuto conto delle richieste formulate da numerosi cittadini il Comune avvierà dalle ore 17.00 di oggi la distribuzione di sacchi di sabbia da utilizzare per la protezione degli ingressi delle abitazioni collocate nelle aree potenzialmente esposte ad una eventuale esondazione del fiume; il materiale potrà essere ritirato presso il piazzale del centro fieristico di San Grato (accessibile dalla tangenziale sud), nella misura massima di 6 sacchi per fornitura. La distribuzione proseguirà sino alle ore 22.00 di oggi, con il coordinamento di personale della Polizia Locale e di operatori della Protezione Civile e verrà ripresa, se necessario, nella giornata di domani, secondo le modalità che verranno successivamente comunicate. Prosegue nel frattempo il calo del livello dell’Adda, che alla rilevazione delle 14.20 si collocava a quota 64 centimetri sopra lo zero idrometrico: indipendentemente da questa tendenza ormai consolidata, che si protrarrà nelle prossime ore, e dalla soglia stabilita dal Piano di Emergenza per l’attivazione dello stato di pre allerta (pari a 90 centimetri), rimane attivo il dispositivo di monitoraggio e prevenzione entrato in funzione alle ore 23.30 di ieri.

(ore 14) Arrivano nuove segnalazioni di disagi dalla Bassa: undici persone sono state evacuate a Codogno nella frazione Triulza, dove l’acqua ha invaso alcune abitazioni.

(ore 12.50) Il letto del Po e i campi ormai sono un tutt’uno. La testimonianza arriva da Giovanna Rossetti Bozzi di Mulazzano, che si è da poco trasferita con la famiglia in una cascina di San Rocco al Porto: «Sono allagati i campi in golena, sono andate perse tutte le colture che erano state seminate». L’argine ha protetto dalla piena la famiglia insieme alle 250 mucche, ma le colture sono andate perse. «La piena di ieri è quella dei giorni scorsi, ora siamo in attesa di quella che porterà le piogge di ieri» dichiara.

(ore 12.40) A Lodi il Comune conferma la progressiva diminuzione dello stato di piena dell’Adda, con il livello dell’acqua in costante flessione, al di sotto della soglia di pre allerta (ultimo dato rilevato, alle 11.40: 83 centimetri sopra lo zero idrometrico); lo stato di pre allerta viene comunque al momento confermato in via precauzionale, mantenendo attivo il dispositivo di Protezione Civile. «In merito alle richieste di sacchi di sabbia formulate da molti cittadini - spiegano dal Broletto - si segnala che le condizioni attuali del fiume e lo scenario per almeno le prossime 24 ore non ne richiedono l’utilizzo; il Comune ha comunque avviato già da ieri l’approvvigionamento del materiale e la preparazione dei sacchetti, che verranno messi in distribuzione nel corso della giornata odierna, in luogo e con orari che verranno comunicati nelle prossime ore».

(ore 12) Nella notte a Moscazzano, in provincia di Cremona ma poco lontano dal Lodigiano, il maltempo ha fatto una vittima. Un dipendente comunale di 36 anni è stato travolta dall’acqua di una roggia mentre cercava di aprire una chiusa. Il corpo é stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nei pressi di un mulino invaso dall’acqua.

(ore 10.30) Sale a decine la conta delle esondazioni di fiumi e canali in tutto il territorio, con i vigili del fuoco impegnati in numerosissimi interventi. Molti anche i tratti stradali che è stato necessario chiudere, l’ultimo tra Ca’ de Mazzi a Casoni. Sono già 85 gli interventi eseguiti dai pompieri di Lodi, Sant’Angelo e Casalpusterlengo a partire da ieri pomeriggio verso le 15.30 fino adesso. Al momento sono al lavoro 40 pompieri, impegnati su 7 fronti di massima allerta: A Lavagna, frazione di Comazzo dove il Molgora ha invaso il centro abitato, e poi a Lodi, Lodi Vecchio, Casalpusterlengo, San Fiorano e Codogno. Il centralino del 115 a Lodi è rovente, si gestiscono le emergenze dando la priorità alle situazioni più critiche e in attesa ci sono una trentina di altri interventi. Le paratie a Lodi sono state posate questa mattina alle prime luci e nel capoluogo la situazione più complicata sembra essere quella della Martinetta.

(ore 9.45) Le squadre dei vigili del fuoco di Lodi sono tutte fuori e sono stati chiesti rinforzi di personale per far fronte a tutte le emergenze. A Somaglia il viale del cimitero è ridotto a un fiume e il parcheggio è un lago. La corrente ha formato una specie di cascatella e l’acqua gorgoglia scendendo dai gradini. Una scena impressionate, che ha lasciato di sasso i residenti. Anche a Brembio le strade sono allagate e lungo la strada da Codogno per la Mulazzana i campi sono sommersi dall’acqua. A Casale transennata l’accesso alla pista ciclopedonale sul Brembiolo da via Marsala per ragioni di sicurezza. Il sindaco Concordati ha monitorato la situazione del corso d’acqua fino a tarda ora. “Non si segnalano particolari situazioni problematiche in città” afferma il primo cittadino mentre all’alba è già in municipio per seguire l’evolversi della situazione.

(ore 9.30) A Lodi continua lo stato di pre allerta per le condizioni dell’Adda, attivato alle 23.30 di ieri a seguito del superamento della soglia di 90 centimetri del livello del fiume. Il Broletto comunica che la situazione si è stabilizzata, grazie all’esaurimento della perturbazione su tutto il bacino dell’Adda e quello del Brembo, insieme alla diminuzione degli afflussi da monte rispetto al corso lodigiano del fiume. Dopo il picco raggiunto stanotte intorno alle 5, il livello del fiume al ponte di Lodi si è stabilizzato e l’ultima rilevazione disponibile, delle 9.10, segna un’altezza di 0,94 sopra lo zero idrometrico. Il Comune di Lodi ricorda che resta in funzione il dispositivo di emergenza attivato nel corso della notte, con presidio permanente da parte di Protezione Civile, Polizia Locale e personale tecnico. Per richieste di ulteriori informazioni e segnalazioni di necessità di intervento si invita a contattare i seguenti recapiti: 0371/409611 (Polizia Locale), 0371/4091 (centralino Municipio), 0371/409465 (Ufficio relazioni con il pubblico).

(ore 9) Il Po è ai massimi, già ieri era scattato lo stato di preallerta e le aree golenali erano state invase dall’acqua. Questa mattina il livello del Grande Fiume è arrivato a 6,35 metri e si avvia verso i 7 metri sopra lo zero idrometrico.

(ore 8.30) Notte di paura anche nella Bassa Lodigiana. Tutti i fossi e canali lodigiani sono esondati, facendo danni ovunque. A Senna il nubifragio ha fatto straripare il canale Guardalobbino e l’acqua ha invaso il campo sportivo, gli spogliatoi e la sala caldaie superando il metro d’altezza, mentre sulla provinciale 206 che collega Senna a Orio Litta ha raggiunto i 50 centimetri. Il sindaco Francesco Premoli è stato in allerta fino alle 3 di notte, dopo aver informato anche il presidente della provincia di Lodi Mario Soldati, il presidente del Consorzio Muzza Ettore Grecchi, il 112 e la protezione civile, la polizia locale e provinciale. A Guzzafame è esondato il canale Ancona, a Orio Litta e Livraga il canal Venere, che ha allagando la provinciale 107 e strade minori. I danni sono ingenti.

(ore 7) Una notte con il batticuore nel Lodigiano e nel Sudmilano, finiti letteralmente a mollo dopo tre giorni di pioggia battente e alle prese con l’onda di piena dei fiumi che ha mandato in tilt il reticolo idrico del territorio. Allagamenti, strade interrotte, cantinati e garage sott’acqua: il bilancio del maltempo è pesante ma le precipitazioni sono cessate e stamattina finalmente si rivede un raggio di sole.

La piena dell’Adda a Lodi è arrivata a toccare il metro e trenta sopra lo zero idrometrico ma il livello ora è dato in calo: si tira un primo sospiro di sollievo, anche se la vigilanza resta ovviamente alta. Il picco è stato raggiunto intorno alle 5, poi è iniziata una leggera discesa che fa ben sperare, anche se bisogna ancora fare i conti con la portata davvero elevata degli affluenti.

I due ponti di Lodi sono regolarmente aperti, chiuso però l’accesso alla Vecchia cremonese all’altezza dell’imbocco della via Emilia. Stamattina allagamenti di campi sono segnalati un po’ ovunque: in particolare le zone rurali di Cavenago più vicine al fiume sono sott’acqua, problemi anche per i campi vicini al Brembiolo a Zorlesco.

A Lodi è iniziata la distribuzione dei sacchi di sabbia alla cittadinanza, presso l’area del centro fieristico nella zona produttiva di San Grato

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