Furto alla sede di Rifondazione

Bastano pochi spiccioli “dimenticati” in una cassetta per attirare l’attenzione dei ladri. Ignoti si sono introdotti infatti nella notte fra mercoledì e ieri nella sede cittadina di Rifondazione Comunista, in via Lodino. All’interno non c’era molto, circa 50 euro in monete vicino alla macchinetta del caffè, bottiglie di vino e confezioni di pasta e riso.

Il proprietario dell’immobile, che abita al piano superiore, se ne è accorto stamattina e ha contattato i vertici del partito, che a loro volta hanno segnalato quanto accaduto alla questura. «Non si tratta comunque di un gesto politico - precisa il segretario cittadino di Rifondazione, Enrico Bosani -, all’interno non abbiamo trovato infatti scritte, vandalismi o danneggiamenti. Pensiamo piuttosto che sia l’opera di un disperato». Ieri la polizia ha fatto un sopralluogo in via Lodino, sia con la Volante che con la squadra della Scientifica, per i rilievi di rito e chiarire quanto accaduto.

Alcuni iscritti al partito erano passati dalla sede di via Lodino intorno alle 23.30 di mercoledì, avevano lasciato giù alcune cose e poi se ne erano andati. Poco dopo è scattato il raid: qualcuno ha spaccato il vetro della porta di ingresso nella parte bassa e si è introdotto. Nessuno nella zona si è accorto di nulla e così i ladri hanno potuto agire indisturbati. Dentro però non hanno trovato molto: c’erano i generi alimentari (vino, pasta e riso) che il partito vende durante le iniziative del gap (gruppi di acquisto popolare) a prezzi ridotti per aiutare le persone in difficoltà per la crisi. Vicino alla macchinetta del caffè, inoltre, c’era una cassetta di ferro con dentro circa 50 euro in monete. La porta verrà aggiustata questa mattina.

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