GUERRA IN UCRAINA Occidente sotto choc per l’orrore di Bucha: «Questi sono veri crimini di guerra»

Corpi di civili giustiziati in strada, Kiev: «Genocidio». Putin smentisce

L’Occidente è sconvolto dalle immagini che stanno arrivando da Bucha, città a nord ovest di Kiev. Ieri altri 57 corpi sono stati trovati in una fossa comune, denuncia il capo dei soccorritori Serhii Kaplytchny. Una dozzina di corpi erano visibili, alcuni solo parzialmente sepolti. «Dobbiamo fare chiarezza senza mezzi termini su questi crimini dei militari russi» ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, commentando le «spaventose» immagini del massacro dei civili di Bucha, in un comunicato diffuso dalla cancelleria. «Io rivendico che organizzazioni internazionali come il comitato internazionale della Croce rossa abbiano accesso a questa area, per documentare in modo indipendente queste atrocità. I carnefici e i loro mandanti devono essere assicurati alla giustizia», ha aggiunto.

Da Bucha arrivano «immagini agghiaccianti: corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate» ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aggiungendo: «Queste atrocità non possono restare impunite». La stessa condanna è arrivata anche dalla presidente della commissione Ue, von der Leyen e dal premier Mario Draghi: «Crimini che lasciano attoniti: la Russia dovrà rendere conto». Il massacro di Bucha «è un genocidio deliberato» ha invece detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba ripreso dal presidente Zelensky, sottolineando che i russi «mirano a eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via». Per questo l’Ucraina chiede «nuove devastanti sanzioni del G7 ora. Embargo su petrolio, gas e carbone, chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe e scollegare tutte le banche russe da Swift». Ma Mosca nega l’uccisione di civili. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si è detto «scioccato dalle immagini». L’Ue «sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali» ha concluso.

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