La maratona permanente di Mentana

TELEKOMMANDO Il giornalista assoluto protagonista di questi giorni sul piccolo schermo

Doveva essere la settimana dell’Avvocato Vincenzo Malinconico caso unico di fiction “nepotistica” e trasversale per protagonista e slittamenti drammaturgici. Infatti il protagonista, l’attore Massimiliano Gallo, non altri è che il marito depresso del sostituto procuratore Imma Tataranni. Altra fiction di successo che consolida il primato del genere da parte della Rai. D’altronde si sa che la vocazione delle reti Mediaset si è tutta spostata o meglio dire vocata sui reality, nelle varie declinazioni orarie e di sottogeneri, incrociandosi con i contenitori – talk pomeridiani. Quel reality permanente che per l’appunto sembra abitare anche i piani alti della politica che, a torto o a ragione, volenti o nolenti, ha occupato in questi sette giorni su sette tutto lo spazio mediatico possibile. Sia con gli audio rubati delle stupefacenti dichiarazioni di Berlusconi su Putin, Zelensky &co., peraltro precedute dal tiramolla conflittuale con il premier in pectore Giorgia Meloni. Nemmeno terminato con il cosiddetto “patto della Scrofa”, dal nome della via romana dove si trova la sede di Fratelli d’Italia e con rapida ironia sbeffeggiato da Mentana che quello spazio mediatico se l’è preso monopolizzando tutti i pomeriggi di La7 fino al tiggì: condotto se non da chi, se non da lui medesimo! Insomma, se non una maratona vera e propria come aveva abituato i suoi più resistenti spettatori, una sorta di corsa a tappe tra cronaca, commento, divertissement a tutto campo e dai palazzi del potere della nostra Repubblica. E lo dico sottovoce. Lo sguazzo in cui far valere le proprie ragioni in un passaggio tanto logico quanto ragionevole non può non accadere che attraverso la tv, corroborato dagli interventi partecipati e fuori quadro dei social. Dunque: mica è finita. In attesa di vedere alzato, con la fine delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, il cartello “continua”.

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