Stasera Maroni a San Giuliano

Roberto Maroni nel Sudmilano per la seconda volta nel giro di pochi giorni. Lunedi 4 febbraio il candidato governatore regionale di Lega Nord, Pdl e diverse liste minori sarà alle 21 in piazza Italia, in pieno centro sangiulianese. L’ex ministro dell’interno e segretario del Carroccio aveva avviato i motori della campagna a Melegnano, nella cornice del castello Mediceo, e due settimane dopo arriva nella città confinante. I vertici locali della Lega non nascondono il valore simbolico e politico dell’iniziativa: Maroni arriverà nell’unico centro del Sudmilano (37700 residenti oggi) che dal 1945, dal ritorno della democrazia multipartitica, ha sempre avuto sindaci di sinistra e di centrosinistra. E lo farà nel nome dei lombardi e di un pacchetto di soluzioni al gravissimo contesto economico capaci di superare la logica delle “roccaforti”.

Proprio un leghista, Stefano Dornetti, nel 2009 era arrivato più vicino di tutti a mettere nel carniere il “ribaltone” sangiulianese arrampicandosi a 7071 voti al ballottaggio contro i 7389 (51,1 per cento) della vincente prima cittadina Luigia Greco. Due anni dopo, voto anticipato dopo il periodo commissariale, San Giuliano è tornata ancora più in linea con la sua tradizione con il 54,4 per cento finale di Alessandro Lorenzano, che lasciò Maurizio Broccanello al 45,7. Il 24 febbraio prossimo non c’è un comune da conquistare e quindi i paragoni storici valgono quel che valgono, ma il Sudmilano è una zona importante come barometro degli umori dell’elettorato. «Con la presenza in piazza in una roccaforte rossa Maroni vuole trasmettere un messaggio che supera le logiche dei partiti - commenta Marco Rondini, ricandidato alla Camera nella circoscrizione di Milano - il segretario federale candidato governatore esporrà nuovamente il suo progetto che si declina in 12 azioni fondamentali per permettere alle regioni del Nord di uscire dalla crisi economica proprio a partire dalla nostra Lombardia».

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