SAN GIULIANO Addio al fondatore de “La Ruota”: a 96 anni si è spento Romano Puccinelli

L’imprenditore ha portato la cucina toscana alle porte di Milano

Imprenditore di successo, visionario ma anche un nonno capace di trasmettere la sua passione per la ristorazione all’intera famiglia, si è spento all’età di 96 anni Romano Puccinelli. Il fondatore de “La Ruota”, storica trattoria toscana di San Giuliano Milanese, è venuto a mancare a Chiesina Uzzanese (Pisa) durante la notte tra domenica e lunedì.

L’imprenditore era conosciuto per il suo successo imprenditoriale e per aver portato la cucina tipica toscana alle porte di Milano. Dal 1927 ad oggi è stato in grado di costruire un gruppo solido di strutture alberghiere tra Toscana, Lombardia e Liguria tutte accomunate dal carattere famigliare per l’accoglienza e la qualità per la ristorazione.

Un lavoro imprenditoriale possibile grazie all’aiuto della sua adorata moglie Pieretta, dei due figli Marzia e Massimo e dei quattro nipoti. Tra questi il nipote Lorenzo Degl’Innocenti, 30 anni, che tutt’ora porta avanti la nota trattoria toscana a San Giuliano sempre guidato dai valori che nonno Romano gli ha tramandato.

«Nonno fin da piccolo aveva il sogno di portare la cucina tradizionale toscana alle porte di Milano e ci è riuscito» racconta il nipote «lo ricordo come un visionario che è riuscito a realizzare il suo sogno ma sempre mantenendo un carattere umile». Una storia nata nel 1964 quella della Trattoria La Ruota quando Puccinelli insieme a nonna Pieretta, entrambi originari di Chiesina Uzzanese, partirono verso Milano con il sogno di portare la cucina tipica fuori dai confini toscani: carne “fiorentina” alla brace, crostoni con il lardo e pappardelle alla selvaggina, sono questi alcuni dei piatti che ancora oggi fanno parte del menù e che descrivono la trattoria come un locale prestigioso.

Nel corso degli anni i nonni tornarono nel piccolo paese toscano dal quale erano partiti e lasciarono il locale nelle mani della famiglia. «Oggi, dopo aver studiato e lavorato all’estero, continuo a portare avanti la tradizione e i valori di questo ristorante proprio come avrebbe voluto mio nonno - continua il nipote Lorenzo - è stato capace di trasmettermi il rispetto per il lavoro, per i dipendenti, per i fornitori ma soprattutto mi ha spronato a continuare a studiare per restare al passo con i tempi».

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