SAN DONATO Rege Hotel, un rifugio per tossici e sbandati: il sindaco Squeri annuncia lo sgombero

Un viaggio nell’enorme edificio dove sono evidenti i segni del degrado

Solo pochi anni fa è stato uno dei principali business hotel, oggi è un complesso abbandonato, che domina la tangenziale, al confine tra Milano e San Donato. Così appare il Rege Hotel, incastonato tra l’asfalto delle strade e varie aziende, meta quotidiana di senzatetto, sbandati e tossicodipendenti.

All’interno dell’enorme complesso si trovano giacigli di fortuna, vettovaglie e prodotti per l’igiene personale, segno evidente che non mancano gli inquilini abusivi, ben nascosti però agli occhi di chi passa dalla tangenziale per poi giungere fino in via Milano.

Sui due lati dell’arteria si trova il residence e l’hotel con ristorante e area convegni. Fuori, anche se qui non ci dovrebbe vivere nessuno, ci sono montagne di rifiuti. Alcuni sacchi neri sono abbandonati quasi all’ingresso della via, altri davanti al residence. Sui campanelli nessun nome, mentre nelle caselle della posta non c’è corrispondenza, solo qualche cartaccia infilata da qualche vandalo.

Verso l’immenso complesso dell’hotel, dall’esterno, non si vede quasi nulla. I cancelli sembrano chiusi, le recinzioni integre, ma guardando meglio si scopre che uno dei varchi è libero. Si entra senza difficoltà, fino a giungere davanti all’hotel.

Dentro è tutto silenzioso, nessun abusivo ad accogliere ospiti indesiderati. Eppure, è facile scorgere i segni più che evidenti che qualcuno qui viene a dormire, o vi trascorre comunque gran parte del tempo. Dal basso, al secondo piano, è visibile una finestra aperta e panni stesi. Difficile però capire come sia stato possibile salire fin lassù, se non arrampicandosi. Le porte infatti sono tutte chiuse a chiave, certo alcune sono rotte, ma assicurate con dei catenacci ancora intatti. Su una parete sfondata è stata applicata una tavola di legno, rattoppata a sua volta con un’altra tavola, probabilmente dopo che qualcuno ha cercato di abbatterla. Girando attorno al perimetro della struttura si trovano sensori d’allarme sradicati, vetri in frantumi, piastrelle rotte, frigobar vuoti sul piazzale. Forse gli unici segni di degrado visibili esternamente.

È sul retro dell’hotel, al piano interrato, però che si scoprono i giacigli di fortuna degli sbandati. Davanti a un gazebo il primo, con un rifugio creato con coperte e lenzuola all’aperto. Qualche metro più in là, tra i rovi, c’è un passaggio che conduce alla prima porta aperta per entrare nell’hotel. La seconda è quella del locale caldaia. Qui gli inquilini abusivi – forse senzatetto, probabilmente anche tossicodipendenti e spacciatori – hanno “arredato” alcuni locali con le proprie cose. In vari punti ci sono giacigli improvvisati, ma ci sono anche vari effetti personali: gel, spazzole e persino borse.

In quasi tutte le stanze occupate ci sono anche scatoloni e tanta carta, probabilmente utilizzata all’occorrenza per accendere dei fuochi. Una situazione che l’amministrazione comunale di San Donato sta monitorando, anche grazie alla polizia locale e alla questura di Milano, che nei prossimi giorni dovrebbe provvedere allo sgombero del Rege Hotel su richiesta del sindaco Francesco Squeri.

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