SAN DONATO Furti a ripetizione, terza mozione della Lega: «Serve un piano per la sicurezza»

Il consigliere Forenza incalza ancora l’amministrazione, mentre non si fermano le razzie su auto e attività commerciali

Emiliano Cuti

La situazione sicurezza a San Donato continua a essere estremamente critica e non accenna a migliorare. Nei giorni scorsi, prima di Natale, un nutrito gruppo di commercianti sandonatesi si è visto costretto a scrivere all’amministrazione comunale e alla Commissione Sicurezza per richiedere interventi urgenti per cercare di arginare in qualche modo il problema, nelle notti precedenti si sono ripetute intrusioni in bar e nelle scuole con i fotogrammi ripresi dalle telecamere dei ladri in azione consegnati alle forze dell’ordine. Da qui la mozione appena presentata dalla Lega per chiedere un piano per la sicurezza. « Fino ad ora sono stato l’unico a portare questo problema direttamente in consiglio comunale - dichiara Nicola Forenza, capogruppo del Carroccio -. La prima mozione presentata è stata bocciata a inizio 2023 dalla maggioranza con la motivazione che loro stavano già mettendo in atto azioni per contrastare la microcriminalità, tra cui anche la vigilanza privata che in realtà non era mai stata presa in considerazione da nessuno e che rivendico fortemente come mia proposta già durante la campagna elettorale. Con la seconda mozione, abbiamo presentato una richiesta molto estrema, chiedendo addirittura l’impiego del personale dell’esercito mediante l’operazione Strade Sicure soprattutto sulle aree di confine e nelle zone più a rischio di San Donato».

Il risultato? Azioni scoordinate, che non hanno impedito di avere nuovamente scuole vandalizzate di notte e furti a danni delle persone addirittura nei pressi dei bancomat. «Il 2023 si chiude quindi con quello che io definisco un bollettino di guerra inaccettabile per una città come San Donato, che resta inspiegabilmente senza un assessore completamente dedicato a questo problema» continua Forenza. Con la terza mozione, la Lega intende richiamare nuovamente l’attenzione dell’amministrazione su un “Piano della Sicurezza”, una pianificazione dettagliata che parta dalla prevenzione nelle aree considerate più a rischio.

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