SAN DONATO Comprato il 90 per cento delle quote della società Sportlifecity, dal Milan un altro passo in avanti per lo stadio al San Francesco

La società rossonera a questo punto potrebbe trovarsi la strada spianata

Preparativi in corso per la realizzazione dello stadio del Milan a San Donato: il club calcistico ha già in mano il 90 per cento delle quote della società Sportlifecity fondata nel maggio 2017 dalla Cassinari&Partners Holding che ha mantenuto una partecipazione del 10 per cento. La composizione societaria si evince da una visura camerale aggiornata in cui è scritto nero su bianco che l’Associazione calcio Milan è diventata il socio di maggioranza. È chiaro che il progetto Sportlifecity - che prevedeva una cittadella di attrezzature sportive all’avanguardia e un’arena da 20mila posti nel quartiere San Francesco per un in vestimento di circa 150 milioni di euro - ha quindi lasciato definitivamente il passo all’impianto del Milan. Un’opera che in base anticipazioni prevede un investimento intorno 700 milioni di euro per la realizzazione di uno stadio da 70mila posti circondato da negozi, bar, ristoranti, nonché dal museo del Milan e da una serie di altre attrattive. I numeri sono dunque triplicati con l’ipotesi dello stadio che di giorno in giorno sembra stia assumendo dei contorni sempre più concreti.

San Donato, confronto sul no allo stadio del Milan. Video di Barbara Sanaldi

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Probabilmente l’ingresso del Milan nella società Sportlifecity si è tenuto tra maggio e giugno, quando si parlava di un accordo preliminare per l’acquisizione da parte della società calcistica dei pacchetti di permessi urbanistici. Si tratta di diritti, in capo alla società dell’imprenditore del territorio Giuseppe Cassinari, che hanno richiesto un iter portato avanti dal privato con il Comune, che ha assorbito 4 anni di tempo, grazie ai quali il Milan avrebbe la strada spianata per tirare dritto con il proprio progetto che deve ancora presentare in Comune. Quella in corso è comunque ancora una fase preliminare, in quanto la squadra non ha ancora depositato in municipio i documenti ufficiali, che metteranno in moto la macchina amministrativa, di fronte ai quali l’amministrazione di Francesco Squeri dovrà pronunciarsi sul maxi piano che è al centro del dibattito.

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