TENNIS Effetto Sinner e partite in chiaro:boom di iscritti ai circoli lodigiani

Superata l’impasse della pandemia da Covid sono aumentate le iscrizioni sia dei bambini sia degli adulti: «La tv ha fatto la sua parte»

Una Nazionale maschile al top, l’effetto Sinner, ma anche gli investimenti giusti nell’ambito della comunicazione: il tennis oggi “tira” decisamente parecchio anche nel Lodigiano. Le testimonianze arrivano direttamente dai nostri circoli.

Superata l’impasse della pandemia (che ha condizionato la fine della stagione 2019/2020 e tutta l’annata 2020/2021) i giovani hanno risposto alla grande al ritorno in campo: è il punto di vista del Tc Sancolombano e di Mauro Capocchi, maestro di riferimento del circolo collinare che vanta una prima squadra maschile in Serie C: «Siamo tornati a sfiorare i 100 allievi delle Sat (Scuole addestramento tennis, ndr) nonostante i soli due campi a disposizione: era da più di 15 anni che non accadeva. Rispetto a un tempo è cresciuta la percentuale maschile di bambini e ragazzi che si avvicina a questa disciplina: il rapporto è di una ragazza ogni tre maschi».

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“Ho visto Sinner in tv, vorrei prenotare il campo per due ore anziché una” è invece il contenuto di una telefonata ricevuta da Stefano Mocciola, giovane presidente e maestro del Centro tennis Faustina. Il circolo lodigiano vive una crescita nei numeri diversa, sul piano anagrafico, rispetto ai “colleghi” banini ma pur sempre significativa: «Con le Sat e i ragazzi siamo tornati attorno al centinaio di iscritti superando le difficoltà del Covid, ma è con gli adulti che siamo cresciuti in poco tempo del 30% tra i frequentatori del circolo, tra chi prende lezioni e gli autodidatti: l’effetto “traino” dei giocatori top azzurri si è decisamente sentito».

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Per Marco Danelli, maestro del Tc Canottieri Adda di Lodi, la situazione attuale è frutto di una crescita molto graduale, al netto dello stop per il Covid, e di un “circolo virtuoso” innescato dal settore femminile: «Le vittorie Slam di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta hanno fatto da traino agli uomini e gli uomini sono diventati il faro di un movimento che, qui alla Canottieri, cresce in modo lento ma costante ormai da qualche anno. Poi i piccoli tennisti oggi hanno un vantaggio rispetto a quelli di ieri: poter giocare partite e tornei Under 8 e Under 10 con campi più piccoli e palline depressurizzate. Ai bambini piace “fare la partita” e questo li aiuta molto».

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Jannik Sinner è un fuoriclasse ma per essere davvero “trainante” dev’essere visibile: un ruolo fondamentale negli ultimi anni l’ha giocato Supertennis, la tv della Federtennis (canale 64 del digitale terrestre), “on air” da 15 anni e sempre in crescita per contenuti e dirette proposte. «Il passaggio di Supertennis in chiaro ha mostrato la disciplina a persone che il tennis non sapevano nemmeno cosa fosse e che magari erano chiuse in casa durante la pandemia» il pensiero di Danelli. Gli fa eco Capocchi: «I successi dei nostri tennisti hanno fatto molto ma il canale federale ha permesso a chiunque di vedere tennis tutti i giorni se lo desidera». E l’effetto si vede anche nei ragazzi che approcciano questo sport: «Rispetto a un tempo conoscono molto meglio i giocatori più forti e i tornei più importanti del circuito mondiale» chiosa Capocchi. Il boom tennistico è anche virtuosamente spinto dal “quinto potere”.

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