Egr. Direttore, premesso che non ho mai votato PDL (e mai lo voterò finchè ci sono certi personaggi e certe idee) e che per l’igiene dentale mi rivolgo al mio amico dentista (che non si fa pagare e non chiede niente in cambio), trovo alquanto stucchevole e di pessimo gusto il teatrino che si sta sviluppando in merito alle dimissioni di Nicole Minetti dal consiglio regionale. Sono convinto che la consigliera faccia benissimo a non dimettersi e faccio tre osservazioni.
1) Quelle persone del suo partito che adesso chiedono a gran voce le dimissioni mi ricordano molto «gli scribi e farisei ipocriti» di cui parla Gesù nel Vangelo e dovrebbero andarsi a nascondere perché sono gli stessi che l’hanno candidata (nel listino protetto, quindi garantendole l’elezione indipendentemente dalla scelta dei cittadini) poco più di due anni fa.
2) Usando lo stesso metro di valutazione, perché non chiedere le dimissioni di tutti quei parlamentari che avevano sostenuto che l’intervento dell’allora premier era effettivamente motivato dalla convinzione che Ruby fosse nipote di Mubarak?
3) Perché dovrebbe dimettersi la consigliera regionale Minetti, accusata di aver partecipato ai festini di Arcore, quando chi è accusato di aver organizzato tali festini vuole ricandidarsi a premier? Cordiali saluti.
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