Guerini sarà senz’altro una grande risorsa per il partito, sono sicuro che non dimenticherà la sue radici lodigiane

In questi giorni il Pd ha ancora una volta dato una grande dimostrazione di democrazia e di come la partecipazione ad un processo aperto e trasparente di selezione della classe dirigente può avvenire con il coinvolgimento di un considerevole numero di persone (quasi tre milioni sono infatti stati i votanti alle primarie dell’8 dicembre). Ha vinto Matteo Renzi, che è quindi il nuovo segretario nazionale del partito. Penso però che gli altri partecipanti alle primarie, Gianni Cuperlo e Pippo Civati, non abbiano “perso”, ma che con il loro impegno e la loro capacità di proposta abbiano contribuito e potranno continuare a contribuire ad una crescita importante in termini di consensi e partecipazione del Partito Democratico. Certamente il Partito prende una nuova rotta, un nuovo percorso. Ambizioso ma anche stimolante. Matteo Renzi ha presentato la sua segreteria poche ore dopo la vittoria alle primarie. Ne fanno parte più donne che uomini, superando in questo modo uno schema di ripartizione delle “quote di genere” rigido e vecchio. Quello appena insediato è un gruppo dirigente giovane, dotato di valide e articolate competente e animato da tanta passione politica. In questa nuova squadra è entrato, con pieno merito, anche Lorenzo Guerini: un “lodigiano doc” a Roma, quindi, in un posto importante della politica nazionale. L’ex sindaco ed ex presidente della Provincia di Lodi sarà infatti il portavoce-coordinatore della segreteria di Renzi. Ho avuto la fortuna di collaborare con Guerini per sette anni e posso testimoniare che le sue grandi capacità politiche e relazionali saranno una grande risorsa per il PD. Sono anche sicuro che Lorenzo, per come lo conosco, nel suo nuovo e prestigioso incarico non dimenticherà le sue radici lodigiane e il legame che ha con la sua terra. Il lodigiano avrà perciò un riferimento importante a Roma su cui poter contare. Buon lavoro caro Lorenzo.

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