Fanno il solletico al Pd invece di mandare a casa Pdl e Lega

Ho letto con il sorriso la lettera del Sig. Pancaldi dal titolo “Adesso capisco gli strani silenzi del Pd lodigiano sulla Tem”, rimanendo alla fine nel dubbio di una classica domanda: “Ci è o ci fa?”. Faccio questa premessa nel massimo rispetto delle posizioni che vengono espresse, ma anche nella certezza che il nostro lavoro può essere criticato, ma non di sicuro svilito o addirittura falsificato nella ricostruzione parziale di chi pensa di avere la verità in tasca o di chi si fa portavoce di un atteggiamento strumentale verso il Pd.Proviamo a mettere alcune cose in fila.Il 3 febbraio abbiamo riunito, insieme agli amministratori di Paullo, i Circoli Pd e i Sindaci dei Comuni Lodigiani interessati dalla Tangenziale Est Esterna Milanese, dando corso ad un impegno che può essere così riassunto: TEM, Metropolitana sino a Paullo, riqualificazione della Paullese e opere contenute in accordi di programma sottoscritti da Governo, Regione Lombardia, Province di Milano, Cremona e Lodi e Comuni interessati, devono procedere insieme. Nell’occasione siamo altresì stati tra i primi a suonare l’allarme sulla cancellazione del prolungamento della metropolitana.Il 21 febbraio, di fronte alla frana che si stava abbattendo sulle opere compensative, fondamentali per la tenuta del sistema, abbiamo presentato al Consiglio Provinciale di Lodi una mozione (il Sig. Pancaldi può recuperarla sul sito della Provincia, è stata approvata il 21/3) che impegna la giunta a informare periodicamente il consiglio in merito alla prosecuzione dell’iter relativo alla TEM ed alle opere ad essa collegate e a porre in atto ogni iniziativa politica ed istituzionale affinché venga rispettato l’accordo di programma sottoscritto nel novembre 2007 (dove il Pd, allora al governo della Provincia di Lodi, aveva svolto un ruolo decisivo per evitare che il tracciato della Tangenziale fosse ancora più invasivo per il Lodigiano).Dalla mozione originaria, con nostro disappunto, la maggioranza decise di stralciare il seguente punto, in quanto, per loro, non integralmente attinente il territorio lodigiano (?): produrre le necessarie osservazioni affinché Metropolitana sino a Paullo, riqualificazione della Paullese e tutte le opere contenute in accordi di programma sottoscritti da Governo, Regione Lombardia, Province di Milano, Cremona e Lodi e da tutti i Comuni interessati, procedano insieme alla realizzazione della TEM. Nell’occasione abbiamo altresì segnalato che la TEM, oltre al deterioramento ambientale, avrebbe rappresentato un incentivo per nuovi insediamenti, il che richiamava le istituzioni ad un’attenta difesa dell’identità dei Comuni attraversati, al fine di non correre il rischio di trasformazioni simili a quelle che hanno interessato i Comuni più vicini e intorno a Milano. Un’attenzione da concretizzare all’interno dei Piani di Governo del Territorio, attraverso un forte ruolo delle Province, le quali però sono apparse deboli, occasionali e persino politicamente assenti nel svolgere il loro ruolo di coordinamento territoriale.Il 5 luglio, su iniziativa dei gruppi regionali dell’Udc e del Pd, anche il Consiglio regionale lombardo ha approvato una mozione che impegna la Giunta regionale ad attuare integralmente quanto previsto dall’Accordo di programma firmato nel 2007, ovvero la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano con le opere compensative, e il prolungamento delle linee metropolitane M2 e M3. La mozione è particolarmente importante per le province di Lodi e di Cremona perché segna una strategia di azione del Governo regionale per la soluzione del mancato finanziamento delle opere compensative e per il prolungamento della metropolitana.In mezzo a tutto ciò ci sono state altre iniziative, dalla presenza di dieci consiglieri regionali Pd, il 4 marzo 2011 presso Cascina Nuova, sul sedime della Tem, tra Zelo Buon Persico e Paullo, alla recente organizzazione di un dibattito presso la Festa Provinciale Democratica, sino al confronto con il Comune di Tavazzano in merito ad un’opera compensativa prevista in quel Comune, che troppo presto ha visto rompere il confronto politico/amministrativo per la volontà di alcune forze politiche di impadronirsi del tema.Stupisce, in ogni caso, che vi sia chi, definendosi di sinistra, sia più impegnato a fare il solletico al Pd, anziché a mandare a casa Lega e Pdl, ovvero quei governi e quelle forze politiche di centrodestra che hanno disatteso investimenti e infrastrutture a favore del territorio e per un sistema di mobilità intelligente che aiuterebbe pendolari e imprese, integrando ferro/gomma. Più che dire agli altri cosa si dovrebbero fare, quando ci si richiama ad un impegno comune, quindi, forse sarebbe il caso di sottolineare i punti di contatto, ma probabilmente lo spirito della lettera del Sig. Pancaldi non era questo.Quanto dice Pancaldi, quindi, non è vero, oltre al fatto che quando ci si rivolge ad “amici”, come lui ci definisce, forse bisognerebbe avere maggiore attenzione oltre che certezza della reciprocità, al punto che possiamo con serenità e senza alcuna superiorità o presunzione dire che non abbiamo bisogno dei “consigli” del Sig. Pancaldi, ovvero da chi è stato addirittura protagonista nella rottura dell’opposizione a Comazzo (veramente bel risultato), per decidere le azioni da intraprendere nell’interesse del territorio.

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