Dal Wwf di Lodi una scelta contro corrente sul biogas

Tra pochi giorni Lodi ospiterà un incontro promosso dal WWF lodigiano per dire no al biogas…Ci spieghino il perché di una scelta che va controcorrente rispetto sia alla posizione del WWF Italia sia di quello del WWF internazionale.Il primo, nel documento “nota di indirizzo sull’energia” scrive chiaramente che la soluzione ai problemi energetici del nostro Paese è rappresentata dalla centrale “diffusa” ossia «una produzione generale energetica equivalente a quella di una centrale tradizionale, ma ottenuta come somma di tante piccole e medie installazioni solari fotovoltaiche, eoliche, idroelettrico e da biomasse di scarto (BIOGAS, calore)».Il secondo nel portale Climate Solver (soluzioni per risolvere i cambiamenti climatici) porta come esempio viruoso la filiera biogas - biometano (http://www.climatesolver.org/innovations/supplying-energy/swedish-biogas).Da sottolineare anche che nella verdissima Svizzera l’Istituto per la Ricerca sull’Agricoltura Biologica promuove il biogas per gli agricoltori biologici e che sempre in Svizzera, su un territorio di appena 41.285 chilometri quadrati (prevalentemente montuoso), operano senza alcun problema ed, anzi, con un riconosciuto ruolo positivo nei confronti della società e dell’ambiente, più di 600 impianti di produzione di biogas... In Italia, che è quasi 7 volte e mezza più estesa della Svizzera, ci sono gli autoproclamati «esperti di inquinamento da biogas» che ci vengono a raccontare che 1000 impianti sono troppi ed inquinano!!! Ora, perché qualcuno vuole farci credere che nel lodigiano il biogas fa male?

© RIPRODUZIONE RISERVATA