Violenza, boom tra le adolescenti

Adolescenti picchiate dai fidanzati. Da settembre già 10 ragazze di quarta e quinta superiore hanno dovuto rivolgersi al centro antiviolenza di via Vistarini, vittime di percosse. Altro che mazzi di mimosa. Per loro, giovani con il corpo segnato, la festa della donna è grido d’allarme e richiesta d’aiuto. Il fenomeno, drammatico, emerge dai dati del Centro antiviolenza di Lodi.

«Da settembre ad oggi -spiega Laura Servidati, dallo sportello di via Vistarini 13, allestito all’interno della cooperativa le Pleiadi - abbiamo seguito 10 ragazze di quarta e quinta superiore maltrattate dai fidanzati». La violenza fisica è in aumento.

SOS

«Abbiamo aperto il servizio il 25 novembre 2010 - aggiunge Servidati -, da allora si sono rivolte al centro per chiedere aiuto oltre 105 donne. Nel 2011 sono state circa 35 le donne che hanno richiesto un percorso di sostegno psicologico, 70 circa l’anno dopo. Da gennaio 2013 la media è di una donna alla settimana. Nella maggior parte dei casi le donne che hanno richiesto aiuto sono tra i 28 e i 37 anni. Queste ultime, infatti, sono state 39, 22 quelle tra i 38 e i 47. Più l’età avanza e più il numero diminuisce. Diciassette, infatti, sono quelle tra i 48 e i 57 anni, 4 quelle nella fascia successiva, tra i 58 e i 67 e una addirittura maggiore di 67 anni. Come dicevamo prima, il dato allarmante riguarda la fascia giovanile. Ben 15 sono state le denunce di ragazze sotto i 18 anni e 10 tra i 18 e i 27».

PREVENZIONE

L’attività in classe è fondamentale, come azione preventiva. Nel 2012 le esperte del centro antiviolenza hanno incontrato 3mila studenti suddivise in 73 classi. I dati non sono stati suddivisi per tipo di violenza, ma secondo Servidati, «la violenza fisica in questi anni è in aumento». Su 105, le donne che hanno subito violenza fisica sono state 55, 6 sono state vittime di violenza sessuale e 9 di stalking. Le violenze registrate nel 2013, invece, sono tutte catalogate come fisiche. In questi anni, molte, cioè 87, hanno subito violenza per più di un anno. Conosco delle persone che sono andate avanti 10 anni a subire. Una donna ha resistito persino 40 anni, poi a 63 si è ribellata. Dai numeri emerge anche lo sgretolamento dello stereotipo secondo il quale la violenza è agita soprattutto tra gli stranieri». Le italiane sono state ben 65, 23 le europee e 17 le altre straniere con permesso di soggiorno. Le donne con figli sono state prese di mira più delle altre. Sono 81, infatti, le denunce presentate da mamme contro le 24 delle donne senza prole. Le donne più colpite sono quelle sposate. Queste, infatti, sono state 59, 21, invece, le nubili. La maggior parte delle donne, cioè 57, era disoccupata e senza reddito. Anche dal nostro osservatorio è emerso che l’arrivo dei figli può rivelarsi fonte di conflitto».

VOLONTARIE

A seguire le donne, oltre alle operatrici della cooperativa Le Pleiadi, ci sono ben 20 volontarie. Ora il centro antiviolenza per continuare a fare quello che ha fatto (con il sostegno della legge 23, della fondazione Comunitaria, della fondazione della Banca Popolare di Lodi, della provincia, del Comune e dell’Erbolario)ha bisogno di altri fondi. «Fino a quest’anno - spiega Servidati - la Lombardia era l’unica regione senza legge. Ci siamo attivati ed è arrivata la legge del 3 luglio 2012. Il Pirellone ha stanziato un milione, ma a favore dei centri con più di 3 anni di età. Noi facciamo 3 anni l’anno prossimo, ma in 2 anni abbiamo messo in campo iniziative che altri realizzano in 20. Ora, se non arrivano i fondi, rischiamo la chiusura. È importante che i cittadini sappiano che esistiamo e che stiamo aiutando tante donne».

Per sostenere il centro (che collabora con Provincia, Comune di Lodi, Azienda ospedaliera, questura, servizi sociali, Consorzio e consultorio Il Mandorlo) è possibile destinare il 5 per mille dell’Irpef all’associazione Aiutiamoli sezione di Lodi (codice fisale 92537000157).

Cristina Vercellone

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