Valzer di cifre sui ticket farmaci

Nei giorni in cui il governatore della Lombardia Roberto Maroni rilancia il programma di abolizione totale dei ticket sanitari e annuncia un primo intervento già nel 2015, in regione la questione della spesa dei lombardi per i farmaci dà vita a un valzer ci cifre. Per il Pd, infatti, la prima manovra fatta dall’amministrazione Maroni sui ticket farmaceutici, in vigore da aprile, invece di far risparmiare soldi ai cittadini, li ha costretti a sborsare più soldi per curarsi. Secondo le cifre dei democratici, basate sui dati di Federfarma Lombardia, negli ultimi cinque mesi i lombardi hanno pagato circa 2 milioni di euro in più rispetto agli stessi mesi dello scorso anno (+1,87%), quando la misura non era in atto. Numeri subito contestati dall’assessorato regionale alla salute. «In Regione Lombardia l’importo del ticket da gennaio ad agosto 2014 ha subito una riduzione di oltre 2 milioni di euro e non è aumentato come erroneamente affermato da alcuni Consiglieri Regionali» si legge in una nota inviata alla stampa. «Ciò che è aumentato - si sostiene - è il differenziale tra la quota pagata dai cittadini per avere il farmaco di marca rispetto a quello equivalente, una situazione che dipende dalla normativa nazionale e non da disposizioni regionali. Se non fosse aumentata tale quota, i cittadini lombardi avrebbero da gennaio ad agosto 2014 pagato circa 7 milioni di euro in meno».

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