Valentina Cannavò (Politiche - Sel)

«In Parlamento per dare voce ai giovani e alle donne». La melegnanese Valentina Cannavò ha solo 25 anni, ma è già in corsa per la Camera dei deputati tra le file di Sinistra Ecologia Libertà. Il debutto in politica risale allo scorso novembre quando, in coabitazione con Roberto Silvestri, è diventata coordinatrice locale di Sel. Laureata in lettere moderne, amante della natura e degli animali, la 25enne è candidata al 14esimo posto del collegio Lombardia 1, che comprende le province di Milano e Monza-Brianza.

Perché è scesa in campo?

«Voglio rafforzare la presenza nelle liste di giovani e donne. Lo sguardo dei primi e il punto di vista delle seconde, infatti, saranno fondamentali per quel cambio di passo di cui l’Italia ha bisogno».

Lei ha solo 25 anni: cosa la affascina della politica?

«Mi piace la buona politica che, vivendo grazie alla partecipazione diretta dei cittadini, ha come unico scopo l’affermazione della cosa pubblica».

I giovani e il lavoro: in caso di elezione cosa farebbe?

«Oggi noi giovani siamo sempre più oppressi dall’incubo della precarietà. Non abbiamo nessuna possibilità di far valere i nostri diritti».

Qual è la sua ricetta?

«In primis andrebbe ridotto il numero dei contratti precari».

E poi?

«Diventa fondamentale ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che, di fatto abolito dalla riforma del ministro Elsa Fornero, impediva alle aziende di licenziare senza giusta causa».

Com’è oggi la condizione delle donne in Italia?

«La nostra società è caratterizzata da una visione profondamente maschilista, che vede una continua esibizione del dominio maschile sia nella vita pubblica sia in quella privata. Si spiegano così le frequenti violenze subite dalle donne».

Lei cosa propone?

«La politica deve affrontare il dilagante fenomeno del femminicidio, ad esempio salvaguardando e potenziando i centri antiviolenza».

E a livello locale, quale sarebbe la prima cosa per cui si batterebbe?

«È difficile indicare le priorità per la nostra città, dove i problemi di certo non mancano: dal taglio della navetta urbana per gli anziani al cinema “fantasma” in centro. Il recente sforamento del patto di stabilità poi, che di fatto ridurrà i trasferimenti statali, è destinato ad aggravare ancor di più la situazione».

È d’accordo con la realizzazione della Tangenziale est esterna?

«La Tem è un progetto inutile perché non servirà a ridurre il traffico nella nostra zona».

Quali sono le soluzioni alternative?

«Invece di investire somme astronomiche per la Tem, sarebbe molto più utile potenziare il servizio pubblico locale».

Gioco della torre: butta Beppe Grillo o Antonio Ingroia?

«Dal punto di vista dei programmi siamo certamente più vicini al movimento di Ingroia. Fermo restando che, attraverso l’alleanza con il Partito democratico, Sel vuole andare al governo per giocare un ruolo di primo piano».

Già, ma chi butta allora?

«La speranza è che, una volta in Parlamento, sia Rivoluzione civile sia il movimento di Grillo condividano con noi riforme e proposte».

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