«Una sanità pubblica con servizi capillari»

La sanità in primis, senza dimenticare trasparenza, mobilità, sviluppo sostenibile. Forte delle 96 preferenze ricevute alle recenti “Parlamentarie” del Movimento Cinque Stelle, la sandonatese Cinzia Massafra è sesta in lista nelle imminenti elezioni regionali. 45enne, sposata, tre figli, laurea in medicina, da anni lavora nella sanità pubblica, occupandosi di diabete e patologie croniche. Esperienza nei sindacati e nel volontariato fanno parte del suo bagaglio di attivista grillina della prima ora: «Seguo Grillo dal 2006, proprio da quando ha iniziato con il blog, e da due anni milito nella lista cittadina».

Per la prima volta il Movimento Cinque Stelle ha la possibilità di sbarcare a palazzo Lombardia. Per cosa si distinguerebbe il suo eventuale mandato?

«Per il comportamento sulla legalità, sul contrasto alle infiltrazioni mafiose: vogliamo tenere l’occhio attento sulla gestione della cosa pubblica. Per cominciare, lavoreremo per istituire un registro pubblico per poter monitorare appalti e subappalti».

Oltre a questo, qual è la scaletta delle sue priorità?

«Innanzitutto rendere pubblici, in streaming, i consigli regionali: la trasparenza viene prima di tutto. Faremo uno strenuo contrasto alla cementificazione e all’erosione di suolo pubblico. Quindi, incentivazione di agricoltura biologica e consumo a chilometro zero, oltre che di trasporto pubblico e sistemi, come il car sharing, di mobilità sostenibile. Poi, c’è la questione della sanità...».

Lei vanta una lunga esperienza professionale nell’ambito: come pensa di muoversi?

«Favorendo investimenti nella sanità pubblica, in direzione della capillarità dei servizi. La sanità lombarda è ottima, con grandi eccellenze, ma i servizi alla persona sono carenti. C’è bisogno di avvicinarsi alla popolazione: aumentare i medici sul territorio, l’assistenza domiciliare, gli interventi su cure palliative e contrasto alle tossicodipendenze. Meno eccellenze e più medicina presente sul locale».

Quali sono le ricchezze del territorio sudmilanese che andrebbero valorizzate e come? Prima ha citato biologico e chilometro zero, il che ci permette di affrontare il tema del Parco AgricoloSud Milano...

«Le realtà locali vanno valorizzate: il Desr (Distretto di economia solidale rurale) del parco agricolo deve essere l’interlocutore privilegiato. Vogliamo salvare il terreno agricolo come bene per la produzione alimentare. In che modo? Innanzitutto attraverso una battaglia culturale, da combattere sul territorio: bisogna far capire che le produzioni biologiche favoriscono la salute, il contrasto all’obesità infantile, che la differenza di prezzo è giustificata...».

Expo 2015: opportunità da cogliere e rischi da evitare...

«Expo per noi significa cementificazione e sprechi. Cercheremo di mitigarne il più possibile l’impatto ambientale. La priorità è fare in modo che sia un’occasione per riattivare a lungo termine le peculiarità del territorio».

Un messaggio da lanciare agli elettori sudmilanesi?

«Partecipate: un cittadino che non delega ha già fatto il 50 per cento del suo dovere».

Riccardo Schiavo

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