Tre gli ospedali a rischio chiusura

(10 dicembre) Giù le mani dagli ospedali lodigiani. La proposta del ministro Beatrice Lorenzin di chiudere gli ospedali con meno di 120 posti letto, tra i quali Casale, Codogno e Sant’Angelo, fa discutere. Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Rossi non vuole sentirne parlare: «Il ministro Lorenzin non resterà ancora molto al governo - commenta - e poi è la Regione che decide. Vorrei che la sanità fosse gestita da gente che ha fatto le notti in pronto soccorso, non da chi ha il diploma di liceo classico. Se chiudiamo Casale dove mandiamo i malati in radioterapia? La medicina è scienza, non è ideologia. Noi siamo un ospedale unico. Casale, Codogno e Sant’Angelo formano con Lodi una sola azienda».

(9 dicembre) Ci sono anche gli ospedali di Sant'Angelo, Casalpusterlengo e Codogno nella lista delle strutture che il ministero della Salute vorrebbe chiudere. Il piano anti sprechi, che attende il via libera di Regioni e governo entro Natale, punta a tagliare i nosocomi con meno di 120 posti letto, un criterio che le strutture di Casale, Sant'Angelo e di Codogno non riescono a soddisfare.

In tutta Italia sono 175, 31 nella sola Lombardia, gli “ospedaletti” che rischiano di chiudere i battenti in quanto considerati inefficienti dal dicastero guidato dal ministro Lorenzin.

Giù le mani dagli ospedali lodigiani. La proposta del ministro Beatrice Lorenzin di chiudere gli ospedali con meno di 120 posti letto...

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