«Togliamo i giovani dalla “panchina”»

Ha 36 anni e una laurea in filosofia. Marta Battioni, candidata Pd alle Regionali nella circoscrizione di Milano, è nata e vive a Paullo da sempre. Lavora nel mondo della cooperazione e da qualche mese si occupa soprattutto di legalità e lotta alle infiltrazioni criminali nell'economia lombarda. Appassionata di cinema e di musica, a 9 anni ha cominciato a suonare il pianoforte e oggi ancora “strimpella”. È iscritta al Pd dalla sua nascita ed è stata responsabile organizzativa del partito per Milano e provincia nel 2011, anno in cui è stato eletto Pisapia sindaco di Milano. Non basta, perché a Paullo dal 2004 è assessore. «Faccio politica da diciotto anni. Da metà della mia vita praticamente. Sono stata attivista dei Ds e oggi sono tra le fondatrici del Pd, nel senso che faccio parte dell'assemblea costituente a livello regionale».Tanta esperienza a dispetto dell'età... ma si aspettava di guadagnarsi un posto da candidata alle regionali?«La proposta della mia candidatura è arrivata dal territorio in cui vivo. Un territorio da sempre dimenticato dall'accoppiata Formigoni-Maroni, soprattutto in materia di trasporti e sanità». Campagna elettorale in corso dunque...«Il mio quartier generale è ovviamente a Paullo. Ma al comitato elettorale partecipano anche donne e uomini di comuni limitrofi. Il numero di persone che si sono messe a disposizione è impressionante. Quanto alla giornata tipo, inizio con gli incontri con i cittadini, da subito, nei mercati della zona. Nel pomeriggio, invece, mi dedico ad associazioni, cooperative o gruppi presenti sul territorio (lavoratori,giovani, pensionati, sportivi) e ogni sera mi divido tra incontri nei circoli Pd del Milanese e momenti pubblici di confronto promossi da sindaci e amministratori». Non dimenticherà il suo impegno di assessore?«Niente affatto. Dalla scorsa settimana poi ho iniziato ad incontrare, al circolo Pd di Paullo, cittadini, amministratori e chiunque voglia rivolgersi a me per proposte, problemi e domande sulla Regione. L'ho chiamato Sportello Regione per il Sudmilano e resterà aperto ogni mercoledì e sabato pomeriggio anche dopo la mia elezione».Se venisse eletta al Pirellone quali saranno le sue priorità?

«Sicuramente al primo posto i giovani. Da troppo tempo stanno in panchina, in attesa che qualcuno si accorga che esistono. Sarà indispensabile ripensare la politica delle start-up: servono piccoli incentivi a fondo perduto per avviare nuove imprese o fondare cooperative di lavoro».Cosa cambierebbe per il territorio paullese se venisse eletta?«Il sud est Milano non ha mai avuto la possibilità di eleggere un proprio rappresentante. E di certo questa assenza ha pesato. La nuova Regione avrà il dovere di trovare una soluzione al problema della nostra viabilità, investendo sul trasporto pubblico. Ci sarà la necessità di mettere mano al tema sanità, in modo serio».Perché gli elettori dovrebbero scegliere proprio lei?«Citando lo slogan della mia campagna elettorale, direi per avere un consiglio regionale onesto. Ma al di là dell'ironia, perché voglio mettere a disposizione la mia esperienza, la mia serietà e la mia tenacia per cambiare davvero la nostra Regione».

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