Terrorismo, strage al concerto di Ariana Grande

E’ di «22 morti accertati, tra cui alcuni bambini, e di 59 feriti» l’ultimo bilancio della strage di ieri sera a Manchester, al concerto della pop star Ariana Grande.

Lo ha confermato il capo della polizia Ian Hopkins, spiegando che l’esplosione alla Manchester Arena è stata provocata da un «attentatore morto suicida». «Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere i feriti, che sono stati trattati in otto ospedali» in città

«Abbiamo trattato questo problema come un attacco terroristico e crediamo che sia stato condotto condotto da un uomo: la priorità è stabilire se ha agito da solo o come parte di una rete», ha spiegato Hopkins. «L’attentatore, posso confermarlo, è morto all’Arena. Riteniamo che fosse in possesso di un ordigno improvvisato, che ha detonato, causando questa atrocità»

Hopkins ha confermato che la polizia ha dispiegato «numerose risorse» per l’inchiesta e la gestione della sicurezza, dopo quello che ha definito «l’incidente più orribile mai avuto nella Grande Manchester». Più di 400 agenti sono intervenuti subito dopo l’esplosione e durante tutta la notte, ha aggiunto. «La nostra priorità è lavorare con l’antiterrorismo nazionale e con i servizi di intelligence britannici per accertare tutti i dettagli sull’individuo che ha compiuto questo attacco», ha precisato Hopkins

«I terroristi non ci abbatteranno, nessuno ci dividerà, continueremo a lavorare tutti insieme per combattere questo tipo di attacchi», ha insistito il capo della polizia, invitando tutti i cittadini britannici a «restare vigili e attenti». «Se qualcuno ha delle informazioni, avverta immediatamente la polizia», ha aggiunto.

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