Terremoto nella notte, danni e vittime nel Centro Italia

(26 agosto ore 16) È finora intorno a 275, ma potrebbe anche essere di 280, il numero di vittime del terremoto nell’Italia centrale. La gran parte nell’area di Amatrice, considerando i 49 di Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, nella provincia di Ascoli, e gli 11 di Accumoli, in provincia di Rieti. Nelle ultime ore sono state recuperate altre salme, ma sarebbero stati individuati altri corpi privi di vita al cui recupero si sta già procedendo con molta cautela per non mettere a repentaglio l’incolumità degli operatori, vigili del fuoco e componenti del soccorso alpino.

È quanto apprende l’AGI mentre sono ancora in corso le ricerche dei vigili del fuoco e del Soccorso alpino e spelologico nelle zone più inaccessibili, a causa delle macerie, nell’abitato di Amatrice o nelle sue numerose piccole frazioni. Il dato manca della conferma ufficiale del Dipartimento della Protezione civile, che in questi casi segue una procedura ben definita e rigida prima di ufficializzare numeri. Da segnalare che un’area di Amatrice è stata ancor più interdetta e considerata come una sorta di “zona rossa” rafforzata, e non si esclude che si tratti della zona dove si ritiene che sia concentrata la gran parte di persone che mancano all’appello e la cui sorte è da verificare.

(26 agosto ore 8 e 30) Sale a 267 il numero di vittime del terremoto di martedì notte nel Reatino e nell’Ascolano. Sono 387 i feriti ospedalizzati e di questi non tutti sono ancora ricoverati. Il dato è stato diffuso dal direttore dell’area emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Immacolata Postiglione, nel primo punto stampa della giornata per un aggiornamento delle operazioni di ricerca e soccorso. Nel dettaglio, le vittime sono state finora 49 ad Arquata del Tronto (comprendente anche la frazione di Pescara del Tronto), 207 ad Amatrice (comprendente le vittime finora recuperate nei crolli nelle numerose frazioni) e 11 ad Accumoli.

(Ore 18) Il conteggio ufficiale è di 250 vittime e 365 feriti. La Protezione Civile: temiamo che alla fine il numero sarà più alto rispetto al terremoto del 2009 nel capoluogo abruzzese. La procura di Rieti apre inchiesta per disastro colposo. Polizia e carabinieri: nessun episodio di sciacallaggio.

(Ore 9) Sale a 247 il numero delle vittime del sisma nell’Italia centrale. Il tragico bilancio, comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, si è aggravato: 190 sono i morti in provincia di Rieti, 57 quelli in provincia di Ascoli Piceno. Le attività di ricerca sono proseguite nel corso di tutta la notte e continuano tuttora

(24 agosto - ore 22.30) L’Italia ancora una volta in ginocchio a causa di un terremoto. Ad essere colpita, questa volta, è stata, durante la notte di ieri, l’area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, provocando morti e feriti. Sono almeno 120 le vittime già accertate, ma il bilancio è provvisorio ed è purtroppo destinato a crescere ancora con il passare delle ore. Completamente rasi al suolo interi centri abitati come Amatrice. Tanti i lodigiani e i sudmilanesi presenti in zona che hanno vissuto il dramma del violento sisma.

(24 agosto - ore 16) Sono 73, secondo la Protezione civile, le vittime finora accertate del terremoto nell’Italia centrale. La città più colpita è Amatrice dove, a quanto riferito dal sindaco, si contano al momento almeno 35 morti. Altri 28 morti si registrano, secondo il bilancio della Protezione civile, nei comuni di Accumoli, sempre nel Reatino, e Arquata del Tronto, nelle Marche, in provincia di Ascoli Piceno.

(24 agosto - ore 14.15) «I numeri stanno crescendo»: così il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se fosse cambiato il bilancio ufficiale fermo finora a 38 vittime. «In serata - ha spiegato Curcio - daremo un nuovo bollettino. Comunque si tratta di un prezzo importante».

(24 agosto - ore 13) Questo è il «momento della commozione ma anche dell’azione». In una lunga dichiarazione, convocata la stampa a Palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi ha indicato quale è la priorità dopo la tragedia che ha colpito, con il terremoto di questa notte, il centro Italia: scavare fra le macerie per salvare il maggior numero di vite umane. Renzi, questo pomeriggio, sarà personalmente nelle zone colpite dal Sisma per partecipare alle riunioni operative con le strutture interessate. Nel suo intervento, ha ringraziato la protezione civile e i volontari, ha ricordato che nei momenti più difficili l’Italia sa che cosa fare, ed ha soprattutto annunciato che il Governo non lascerà nessuno solo. «L’Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero il proprio dolore», ha esordito Renzi, ma mostra «anche il cuore grande e generoso di un volontariato che fin dalle prime ore di stanotte si è messo in moto, il cuore generoso della protezione civile, di tutte le Istituzioni». «Dalle tre e trentasette di stanotte la macchina operativa istituzionale e del volontariato si è messa in modo con grande determinazione e decisione e vorrei che a tutti e a ciascuno arrivasse il grazie del Governo e il grazie di tutte le italiane e di tutti gli italiani», ha aggiunto.

(24 agosto - ore 11.50) Per i lodigiani e i sudmilanesi che si trovano nelle zone del sisma e che vogliono farci avere informazioni mettiamo a disposizione il nostro indirizzo mail [email protected]

(24 agosto - ore 11.45) Sono 38 i morti accertati per il terremoto di questa notte nel Centro Italia. Il dato è stato corretto al rialzo da Immacolata Postiglione, capo ufficio emergenze della Protezione Civile, che in un primo momento in conferenza stampa aveva parlato di 37 vittime. Il dato, ha ribadito Postiglione, è comunque destinato a variare con il passare delle ore.

(24 agosto - ore 11.15) Al momento il bilancio delle vittime accertate del terremoto che ha colpito questa notte il Centro Italia parla di almeno 24 morti. Le città più colpite sono Amatrice, Accumoli, nel Reatino, e Arquata del Tronto, appena subito dentro il confine delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno.

Ad Accumoli le vittime accertate sono 9 mentre altre 3-4 persone risultano disperse. Oltre 2mila gli sfollati. Ad Amatrice si contano finora 5 morti e un bambino disperso ma, come ha riferito il sindaco all’Adnkronos, si teme che il tragico bilancio crescerà col passare delle ore. Tre quarti della città è distrutta.

Nelle Marche finora le vittime sono 10 mentre i feriti sono 20. Otto morti solo ad Arquata del Tronto e altri due nelle frazioni vicine. All’ospedale di Ascoli sono ricoverati una ventina di feriti, tra codici gialli e rossi. Anche qui però, ci sono dispersi.

(24 agosto - ore 10.40) La Protezione civile di Lodi è in stato di pre allerta in vista della possibile partenza della colonna mobile verso le zone colpite dal terremoto. Con ogni probabilità i volontari lodigiani saranno chiamati per la seconda fase dell’intervento di soccorso, quella cioè della predisposizione dei campi di accoglienza per senzatetto e sfollati. Dalla Protezione civile l’invito è di non partire autonomamente verso la zona del sisma, tutti gli interventi infatti devono essere coordinati.

(24 agosto - ore 10.35) «Avevo preparato la catechesi di oggi come per tutti i mercoledì di questo anno della misericordia sull’argomento della vicinanza di Gesù all’umanità. Ma dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro Italia lasciando morti e feriti, rimandiamo alla prossima settimana la catechesi del mercoledì e preghiamo insieme il Rosario»: Papa Francesco ha aperto con queste parole l’Udienza Generale di oggi in piazza San Pietro. Intanto per contribuire ai soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma di questa notte, «la Presidenza della Cei indice una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26esimo Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite». Inoltre, «in conseguenza al sisma che questa mattina ha colpito il centro Italia, la Presidenza della Cei dispone l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali».

(24 agosto - ore 10.30) Estratte vive dalle macerie decine di persone salvate dagli agenti del Corpo forestale dello Stato a Pescara del Tronto, mentre due corpi esanimi sono stati rinvenuti ad Arquata del Tronto. Diciassette le pattuglie a lavoro nella provincia di Ascoli Piceno provenienti dai Coordinamenti Territoriali Ambientali di Visso e dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno e Macerata per prestare i soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma. Dai primi accertamenti effettuati risulta gravemente danneggiato il paese di Pescara del Tronto, quasi raso al suolo mentre la frazione di Peracchia di Acqua Santa Terme è ancora isolata. Un elicottero della Forestale è partito poco fa da Falconara per una perlustrazione area dell’area marchigiana. Continuano incessanti le operazioni di soccorso e recupero dispersi da parte della Forestale.

(24 agosto - ore 10.10) Maria Corradi di Castiglione d’Adda via Facebook ci scrive da San Benedetto del Tronto: «Sono in vacanza a San Benedetto del Tronto con mio figlio, siamo al primo piano in un hotel sul mare, alle 3,35 circa mi sono svegliata perché sentivo la terra tremare come se si volesse spaccare sotto di me, ho preso il bimbo è così come eravamo siamo scesi nella hall e poi in strada... Abbiamo così evitato di sentire la seconda forte scossa...alle sei di questa mattina siamo più rientrati nelle nostre stanze ma oggi in spiaggia l’argomento è lo stesso, cosa facciamo, ricapiterà ??? La popolazione locale ci dice he essendo sul mare siamo protetti dalla sabbia, ci fidiamo».

(24 agosto - ore 10) Sono state registrate numerose repliche e sono 39 gli eventi sismici localizzati di magnitudo pari o maggiore di 3.0, rilevate fra Umbria, Lazio e Marche a partire dalle 3,36 con il terremoto di magnitudo 6 che ha colpito la zona di Rieti. A rilevarlo è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Le scosse più forti, rileva l’Ingv, sono avvenute nella zona di Norcia (Perugia) con magnitudo 5.1 e 5.4, rispettivamente alle 04:32 e alle 04:33. L’Ingv segnala che la zona interessata dalle repliche (aftershocks), che in prima approssimazione rappresenta l’estensione della faglia attivata, è pari a circa 25 chilometri ed è allineata in senso NNO - SSE. Questa dimensione, spiega l’ente di ricerca, è coerente con un terremoto di magnitudo 6.

Il terremoto avvenuto questa notte nella zona dell’Appennino centrale alle ore 3:36 (ora italiana), spiega ancora l’Ingv, ha avuto epicentro in provincia di Rieti (vicino Accumoli) ed ha interessato anche le province di Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo. I comuni più vicini all’epicentro sono: Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto.

La magnitudo locale (Richter) del terremoto è pari a 6.0. La magnitudo momento Mw, calcolata con l’analisi delle forme d’onda della Rete Sismica Nazionale, è pari a 6.0.

(ore 9 e 30) «Il centro di Amatrice non esiste più, è crollato. Ci sono decine di operatori della Protezione Civile, vigili del fuoco, esercito, volontari. È attivo il ponte di elisoccorso con tre elicotteri per i malati, alcuni in codice rosso. Sei sono le vittime estratte ma è presumibile che il numero sia provvisorio». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, appena giunto nel centro del Reatino devastato dal sisma.

(24 agosto - ore 9.15) In redazione arrivano le testimonianze di lodigiani e sudmilanesi presenti nelle zone colpite dal terremoto, in particolare Abruzzo e Marche. Raccontano gli attimi di terrore vissuti nel corso della notte. La famiglia Piras, di Lodi, da Ortona (Chieti): “Terremoto avvertito distintamente, siamo usciti dalle camere. Attimi di paura“.

(24 agosto - ore 9) Non è la prima volta purtroppo che Amatrice ed Accumuli, inerpicate sull’appennino tra Lazio e Abruzzo e accomunate da una faglia ad altissima pericolosità sismica, vengono sconvolte da un violento terremoto. L’episodio più grave avvenne il 7 ottobre del 1639, quando un sisma di magnitudo 6.2 distrusse entrambi gli abitati. Altri forti terremoti nella zona furono registrati nel 1646 e nel 1703, in concomitanza con il primo, grande terremoto dell’Aquila.

(24 agosto - ore 8) Un terremoto nella notte scuote e devasta il Centro Italia: sono finora 18 le scosse che si sono susseguite nel centro Italia. La più forte quella con epicentro vicino Rieti alle 3.36, di magnitudo 6.0.

Gravissimi i danni, già pesante la conta delle vittime: almeno un centinaio di dispersi sono ancora sotto le macerie a Pescara del Tronto, frazione di Arquata Ascoli Piceno, completamente distrutta dal sisma di questa mattina alle 3.36. Decine di casa vecchie e nuove, oltre alle Chiesa del borgo sono crollate accartocciandosi su se stesse e non lasciando via d’uscita a molti residenti e turisti in prevalenza romani. I soccorritori, che hanno davanti uno scenario apocalittico, stanno cercando di estrare vive molte famiglie e gruppi che al momento della scossa stavano dormendo. Tra loro anziani, un giovane di Pomezia e anche bambini.

In ginocchio anche Amatrice, in provincia di Rieti: «Al momento sono confermati 5 morti ma temo che il conto delle vittime sia destinato a crescere. Sono crollati interi condomini, case al centro, tre quarti del paese è distrutto». Lo riferisce all’Adnkronos il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che segue l’evolvere della situazione minuto per minuto dopo il terremoto di questa notte. «L’obiettivo in queste ore è tirare fuori dalle macerie più gente viva possibile - aggiunge - Nelle frazioni vicine non ci sono stati grossi problemi, i soccorsi sono al lavoro e gli elicotteri viaggiano ogni secondo».

Per i lodigiani e i sudmilanesi che si trovano nelle zone del sisma e che vogliono farci avere informazioni mettiamo a disposizione il nostro indirizzo mail [email protected]

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