Temperature aumentate di 2 gradi

Nella provincia di Lodi le temperature massime sono aumentate di 2,2 gradi nell’arco di un decennio, mentre le temperature minime sono cresciute di 1,95 gradi dal 2005 al 2015. Sono questi i valori che emergono da un’elaborazione della Coldiretti regionale, su dati Osservatorio Mipaaf, diffusa in occasione della Conferenza Onu di Parigi sui cambiamenti climatici. Variazioni che pongono la provincia di Lodi sopra quelle registrate in media in Lombardia (+1,55 per le massime e +1,95 per le minime).

«Gli eventi atmosferici stanno diventando sempre più traumatici sia per la violenza che per la rapidità con i quali si verificano – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – In questo contesto il lavoro degli agricoltori si complica e aumentano i rischi per produzioni e raccolti».

Nell’aumento delle temperature – sottolinea la Coldiretti regionale – un ruolo importante è giocato anche dalla cementificazione e dal consumo di suolo: il cemento, infatti, trattiene calore durante il giorno e lo rilascia durante la notte, facendo innalzare la colonnina di mercurio anche quando questa dovrebbe scendere e stravolgendo la normale escursione termica lungo le 24 ore. «Di solito per le festività di Ognissanti da noi si andava sottozero: quest’anno invece a novembre c’erano quasi 20 gradi – dice Franca Sertore, 66 anni, presidente Pensionati Coldiretti Sondrio e Lombardia – Ricordo che in questo periodo quando ero bambina iniziavano le prime nevicate, che poi gelavano e facevano sì che si conservasse una riserva d’acqua per l’estate. Oggi invece anche i nostri ghiacciai si stanno sciogliendo». Quest’anno il mese più “torrido” in Lombardia è stato luglio: alla provincia di Mantova il picco con 34,5 gradi, seguita da Cremona (33,9) e Lodi (33,3).

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