«Sulla Provincia chiacchiere al vento»

«Chiacchiere al vento», così il presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni liquida i discorsi sul futuro dell’ente dopo le sue dimissioni. «Un attenzione esagerata - spiega Foroni - per tre motivi. Primo perché non c’è ancora stata la proclamazione degli eletti in Regione, secondo perché non ho ancora deciso se accettare o meno l’incarico a consigliere di Regione Lombardia. È una scelta che richiede una profonda riflessione, non facile e sicuramente non automatica e immediata come molti possono pensare. Terzo, perché la prefettura ha richiesto un parere al ministero dell’Interno in relazione alla normativa sulla corretta applicazione del comma 115 dell’art. 1 della Legge di Stabilità 2013, cioè su cosa dovrebbe succedere in caso di mie eventuali dimissioni. Parere che non è ancora arrivato».

«Ho trovato politicamente irresponsabile – continua il Presidente Foroni – aver fatto mancare il numero legale in Consiglio Provinciale, rendendolo di fatto nullo per mere beghe politiche. Proprio quello che i cittadini non vogliono e che anche per me è inammissibile. Nessuno cerchi di sfruttare la situazione con la richiesta di nuove poltrone, perché con me nuove poltrone con non ci sono mai state e non ci saranno mai. Non mi piego a giochetti da Prima Repubblica!».

«Devo dire – attacca ancora Foroni - che ho accolto con particolare stupore la parole del Consigliere Provinciale Mauro Soldati, che invito, invece, prima di tutto a pensare alla clamorosa sconfitta del suo partito alle elezioni regionali».

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