Sindaci: Lodi, Melegnano e San Donato al voto

(ore 24 e 32) Si sta concludendo lo scrutinio a Lodi e San Donato, ma sull’esito non ci sono più dubbi: Casanova sopra il 56% a Lodi, Checchi trionfa a San Donato. Il centrosinistra conquista anche Melegnano con Bertoli.

(Ore 24 e 30) Concluso lo scrutinio a Melegnano, il nuovo sindaco è Rodolfo Bertoli del centrosinistra con il 55 per cento dei suffragi.

(Ore 24 e 25) A San Donato siamo ormai a 28 sezioni su 31: Checchi 68% Mannucci 31,9%

(ore 24 e 20) A Melegnano con dieci sezioni scrutinate su sedici Bertoli con 2031 voti ha già ampiamente staccato la Caputo con 1584 voti.

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(ore 24 e 15) I seggi scrutinati a Lodi sono 28 su 43: Casanova 56,84%, Gendarini 43,16%.

(ore 24 e 10) Anche a Melegnano sono già partiti i festeggiamenti: Bertoli del Partito democratico al momento stacca Caputo di 700 voti.

(ore 24 e 05) La Lega sta già festeggiando la vittoria di Sara Casanova nella sede cittadina del Carroccio.

(Ore 24) Quando sono state scrutinate 24 sezioni Sara Casanova si tiene costante al 57 per cento.

(ore 23 e 55) Il vantaggio di Sara Casanova a Lodi appare netto, nella sede della Lega in Borgo Adda si inizia già a festeggiare.

(ore 23 e 50) Centrosinistra in vantaggio anche a Melegnano, dove Bertoli del Partito democratico per il momento distanzia Raffaela Caputo del centrodestra.

(Ore 23 e 40) Arrivano i primi dati di Lodi con Sara Casanova in vantaggio su Carlo Gendarini. A San Donato, Andrea Checchi vicino al 70% delle preferenze.

(Ore 23 e 35) A San Donato i primi dati danno Checchi nettamente avanti con un dato intorno al 65 per cento.

(ore 23 e 30) A Lodi i cittadini iscritti a votare erano 34.484, il 51,35% dei quali si è recato alle urne (contro il 60,18% del primo turno). Alle ore 12 i votanti erano il 19,40% (contro il 22,87% dell’11 giugno), alle 19 il 38,49% (contro il 47,01%).

(ore 23 e 25) Affluenza ai minimi storici a San Donato dove ha votato solo il 36,67% dei 25.188 iscritti alle liste elettorali, con una flessione di 17 punti rispetto al 53,64% dell’11 giugno. Del resto già alle rilevazione delle ore 12 si era recato alle urne solo il 10,90% degli elettori (contro il 17,04% di due settimane prima) e alle 19 il gap si era ancora accentuato (25,65% contro 39,07%).

(ore 23 e 20) A Melegnano ha votato il 48,70% dei 13.435 aventi diritto contro il 59,06% del primo turno. Affluenza fisiologicamente in calo sin dalle ore 12 (18,45% contro il 22,61% dell’11 giugno), tendenza confermata alle 19 (37,30% contro il 45,31%.

(ore 23) Chiusi i seggi a Lodi, Melegnano e San Donato Milanese, si conferma il netto calo dell’affluenza.

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(ore 19.30) I dati sull’affluenza al voto registrati alle ore 19.00 confermano un brusco calo anche a Lodi: i votanti sono 13.273, pari ad una percentuale sugli aventi diritto del 38,49; alle ore 19.00 dell’11 giugno, in occasione del primo turno, avevano votato 16.214 elettori, pari ad una percentuale sugli aventi diritto del 47,93. Tonfo dell’affluenza anche a San Donato: 25 per cento contro il 39 per cento di due settimane fa. Stessa tendenza anche a Melegnano: 37 per cento contro il 45 per cento del primo turno.

(ore 15.30) Ecco i dati sull’affluenza al voto registrati alle ore 12.00 a Lodi: numero votanti 6.691, pari ad una percentuale sugli aventi diritto del 19,41; alla stessa ora dell’11 giugno (primo turno) avevano votato 7.889 elettori, pari ad una percentuale sugli aventi diritto del 22,88.

Amministrative di Melegnano: alle 12 ha votato il 18,46 per cento degli aventi diritto per un totale di 2.480 elettori. Al primo turno di un paio di settimane fa, invece, alle 12 gli elettori erano stati 3.038 per una percentuale del 22,61 per cento.

A San Donato affluenza al 10,90, in crollo rispetto al primo turno.

(ore 10) Sono aperti da questa mattina alle 7, per chiudere alle 23, i seggi in 111 comuni italiani per i turni di ballottaggio nelle elezioni amministrative. Gli aventi diritto al voto sono 4,3 milioni. Esclusi i capoluoghi di provincia, i comuni interessati con oltre 50mila abitanti sono: Legnano, Sesto San Giovanni, Guidonia e Molfetta.

Nel nostro territorio sono chiamati alle urne Lodi, San Donato Milanese e Melegnano.

Le comunali 2017 vedranno centrosinistra e centrodestra accaparrarsi il maggior numero di sindaci. Il Movimento 5 Stelle correrà solo nei capoluoghi di provincia di Asti e Carrara. L’ex pentastellato Pizzarotti, sostenuto da una lista civica, cerca la riconferma a Parma contro Scarpa del centrosinistra. Le liste civiche prenderanno il sindaco di Belluno. Centrodestra e Fare si contenderanno il sindaco di Verona. A Trapani, dopo il ritiro del centrista Fazio, Savona (centrosinistra) è l’unico candidato ma deve ottenere un’affluenza del 50% al ballottaggio e almeno il 25% dei consensi. In caso contrario il comune sarà commissariato. Al primo turno l’affluenza nazionale fu del 60% circa, a Trapani del 59% circa.

Il centrosinistra, che ha già conquistato al primo turno Palermo e Cuneo, corre per il ballottaggio in 20 altri capoluoghi: Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, L’Aquila, Carrara, Rieti, Lodi, Oristano, Padova, Lecce, Catanzaro, Trapani, Gorizia e Parma.

Il centrodestra, che ha già conquistato al primo turno Frosinone, corre per il ballottaggio in 19 altri capoluoghi: Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, Asti, L’Aquila, Rieti, Lodi, Oristano, Verona, Padova, Lecce, Catanzaro e Gorizia.

Nelle precedenti comunali il centrosinistra conquistò 17 sindaci: Palermo, Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, Asti, L’Aquila, Carrara, Rieti, Lodi, Belluno e Oristano.

Il centrodestra prese 7 sindaci: Verona, Padova, Lecce, Catanzaro, Trapani, Frosinone e Gorizia.

Il Movimento 5 Stelle ebbe il sindaco di Parma.

A Cuneo nel 2012 vinse il centrista Borgna, oggi riconfermato al primo turno con una maggioranza composta da Pd, centristi, civiche e moderati.

E’ certo che il centrosinistra non riconfermerà i sindaci di Asti e Belluno. Il centrodestra non riconfermerà il sindaco di Trapani. Il Movimento 5 Stelle non riconfermerà il sindaco di Parma.

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