Simona Rullo (Politiche - Sel)

Simona Rullo, 40 anni, vice sindaco di San Donato, è candidata nella lista per la Camera di Sel. Militante nei Verdi sin da giovanissima, dal 2002 al 2007 ha tenuto alta la bandiera degli ambientalisti nei banchi del consiglio comunale, dopodiché nel 2012, eletta nella lista congiunta di Sel/Verdi per la pace, è entrata nella squadra di centrosinistra a fianco del primo cittadino Andrea Checchi.

Qual è il primo impegno che come candidata di Sel sarà pronta ad appoggiare, indipendentemente dall’esito elettorale?

«Sicuramente la tutela del territorio dal processo che vede la nostra regione come il territorio con il più alto tasso di cementificazione in Europa. Sono pronta ad impegnarmi per la sua messa in sicurezza, nonché per la valorizzazione e il potenziamento delle aree protette, tenendo conto che questi obiettivi non possono prescindere dalla promozione dell’agricoltura di qualità, dall’attenzione alla sostenibilità ambientale delle produzioni, dal lavoro nell’agricoltura, sottopagato dalle lobby alimentari, talvolta in nero».

Secondo lei, come assessore ai trasporti, quali sono le opere prioritarie per il Sudmilano che dovrebbero essere finanziate da Roma?

«La realizzazione del prolungamento della M3 e il miglioramento dei servizi ferroviari sono risposte che il territorio aspetta da anni. Grandi sforzi dovranno essere fatti anche per consentire ai mezzi di trasporto pubblico su gomma di viaggiare su corsie preferenziali, al fine di garantire un servizio davvero competitivo con il mezzo privato, anche in termini di tempo, non solo di costi. Purtroppo, negli ultimi anni i trasferimenti in questo settore hanno subito drammatiche riduzioni».

Quali vantaggi potrebbe trarre questo tratto di hinterland da una politica ambientale più attenta perseguita a livello nazionale?

«Viviamo in una delle zone più fertili dell’Italia, che ha conosciuto nel passato un grande sviluppo proprio grazie alla produttività dei terreni e alla presenza di fiumi. Oggi stiamo sacrificando questo suolo per costruire residenze invendute e capannoni per la logistica di merci prodotte in Nord-Europa che nessuno acquista più. Questo processo insensato e irrazionale, in qualche caso forse governato dalla grande criminalità organizzata, deve trovare un controllo a livello nazionale».

Donne in politica: cosa manca secondo lei al nostro Paese per una reale parità delle condizioni di partenza?

«Noi donne abbiamo ancora troppe responsabilità sulle nostre spalle. Alcuni ruoli, come la maternità e la cura dei figli neonati in allattamento, non sono delegabili per motivazioni fisiologiche, mentre tutti gli altri compiti sono perfettamente suddivisibili all’interno della famiglia. Io su questo piano sono fortunata, ma altre fanno una grande fatica».

Cosa vuol dire agli elettori del Sudmilano?

«Di avere fiducia nella possibilità di cambiamento, di andare a votare e di votare per Sel, la sinistra che coniuga diritti antichi con esigenze moderne, che ha chiarezza di obiettivi e di proposte politiche, che ha a cuore il benessere di ciascun cittadino in tutti gli ambiti della sua vita».

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