Sciopero, venerdì corteo a Lodi

Quattro ore di sciopero contro la legge di stabilità: «Non è la peggiore degli ultimi anni, ma è inadeguata». Cgil, Cisl e Uil venerdì mattina alle 9 si ritroveranno nel piazzale della stazione per una manifestazione di protesta. Il corteo raggiungerà la prefettura in corso Umberto e la mobilitazione si concluderà alle 11,30 per permettere ai lavoratori di tornare puntuali in ufficio o in azienda. In testa al serpentone ci saranno gli striscioni delle ditte in difficoltà, al centro di trattative e ristrutturazioni, come Newlat e Marcegaglia. «Ci si aspettava più coraggio - commenta Mario Uccellini, segretario della Cisl di Lodi, Cremona e Mantova -, ci si aspettava un provvedimento “di parte”». La parte dei lavoratori e dei pensionati, «con un sostegno reale alle imprese che decidono di investire qui e che fanno buona occupazione».

In un territorio dove il numero delle persone iscritte al Centro per l’impiego o alle liste di mobilità è in costante aumento, il segretario provinciale della Cgil Domenico Campagnoli chiede misure urgenti per il lavoro. Nazionali e territoriali: «È necessario finanziare subito la cassa in deroga - dichiara -, finanziare i contratti di solidarietà, evitare di tagliare il fondo nazionale dedicato alla non autosufficienza e al sociale. Anche nel Lodigiano si avverte l’assenza di una politica economica». In un Paese che spende più di mille miliardi per le auto blu, Campagnoli è sicuro che ci sia lo spazio per recuperare risorse. E per presentare seri progetti di riforma istituzionale in grado di coinvolgere province, regioni e comuni.

Santo Bolognesi, segretario provinciale della Uil, sottolinea che l’intento dello sciopero è quello di dare un segnale preciso al governo: «È doveroso fare pressione affinché siano accolte le nostre istanze».

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