Sciopero Cgil, più di 400 a Lodi

Erano più di 400, secondo gli organizzatori della Cisl, i lavoratori che questa mattina hanno partecipato al presidio promosso dal sindacato davanti alla prefettura di Lodi. Un protesta, per usare le parole di Susanna Camusso alla manifestazione di Roma: «contro una manovra assolutamente ingiusta e, come sempre più evidente in queste ore, totalmente irresponsabile che scarica su pubblico impiego e il lavoro tutti i costi».

Questa mattina per lo sciopero erano chiusi il Cup di Lodi (attivo solo per le emergenze), gli sportelli dell’Inps, l’archivio storico di Lodi e i due asili nido comunali. Secondo le stime della Cgil negli uffici comunali ha scioperato il 50 per cento dei lavoratori, una percentuale che ha raggiunto quota 80 in tribunale, mentre tra le “tute blu” l’adesione delle principali aziende del territorio è stata mediamente superiore all’80 per cento (percentuale più bassa - ferma al 60 per cento - alla Giannoni di Castiraga Vidardo-Marudo)

La sciopero, che ha riguardato cento città in tutto il Paese, a Lodi ha visto gli interventi dei leader provinciali e di Florindo Oliverio, segretario generale di Cgil Lombardia per la funzione pubblica. Dopo il comizio i responsabili della Cgil hanno incontrato in prefettura il vicario del prefetto, Sergio Pomponio, al quale hanno presentato le proprie istanze.

Al presidio in corso Umberto ha partecipato Florindo Oliverio, segretario generale di Cgil Lombardia per la funzione pubblica. La protesta si è conclusa con l’incontro in prefettura tra i leader Cgil e il vicario del prefetto Sergio Pomponio

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