Santa Giulia, Tedesi tra gli indagati

A tre anni e mezzo dall’arresto per ipotesi di reati finanziari del re delle bonifiche Giuseppe Grossi, poi deceduto, la procura della Repubblica di Milano ha chiuso anche il filone ambientale delle indagini sul caso Santa Giulia, il nuovo quartiere di Rogoredo edificato dal gruppo Zunino su un’area che da un secolo ospitava aziende chimiche. Uno degli 11 avvisi di garanzia ha raggiunto anche l’ingegnere ambientale lodigiano Claudio Tedesi, che si limita a osservare «ho la coscienza a posto» e fa sapere di aver già inviato una memoria difensiva al pm, per chiarire che, dopo essere stato chiamato, a intervento già avviato, nel suo ruolo di specialista nel ripristino di siti inquinati, ha seguito le normative. Ma anche per evidenziare che tutto quanto da lui previsto riguardo all’attività dei cantieri veniva autorizzato da Comune di Milano, Provincia e Arpa. L’inchiesta era partita da giri sospetti di fatture che, a fronte di carichi di terreno contaminato che venivano smaltiti in Germania, coinvolgevano società di diversi Paesi: Grossi era stato accusato di aver creato fondi neri per 22 milioni, ed era stata indagata per concorso in riciclaggio anche Rosanna Gariboldi, all’epoca assessore provinciale a Pavia nonché moglie del parlamentare del Pdl Giancarlo Abelli (estraneo all’inchiesta), accusata di essere intestataria di conti all’estero utilizzati da Grossi,

Ora i pm Laura Pedio e Gaetano Ruta hanno informato di essere indagati per violazione delle norme sui rifiuti, tra gli altri, l’ex dirigente dell’ufficio bonifiche del Comune di Milano, un responsabile dell’ufficio Arpa milanese, ma anche l’autore del “piano scavi” di Santa Giulia. Secondo i pm nel quartiere in costruzione sarebbero state create discariche abusive di rifiuti speciali e da demolizione, e la prima falda acquifera conterrebbe sostanze tossiche. Nel 2000, quando era stato avviato l’intervento, il settore in Italia non era regolamentato, ma venivano usate per analogia norme di altre nazioni europee, che successivamente la legge ha permesso di continuare ad applicare per gli interventi edilizi già avviati.

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