Sanità, in manette Guarischi

(ore 19) Il lodigiano Massimo Gianluca Guarischi, finito in manette per presunti episodi di corruzione nell’ambito della sanità, aveva «continui e costanti rapporti con i vertici politici e amministrativi lombardi» ed era «ben informato e addirittura partecipe delle dinamiche relative all’erogazione di finanziamenti o (...) in ordine agli avvicendamenti nei ruoli apicali delle aziende ospedaliere che si prospettano in regione Lombardia». È quanto si legge nell'ordinanza del gip di Milano Fabio Antezza, in cui si ricorda anche che l’ex consigliere regionale è stato condannato a 5 anni di reclusione «nonché interdetto dai pubblici uffici sino al 2014». Guarischi inoltre, scrive il gip, operava in «qualità di intermediario nei rapporti» tra gli imprenditori «ed i pubblici ufficiali» e «frequentava con ruoli operativi gli uffici» della sede della Regione.

(ore 8.40) C’è anche il lodigiano Massimo Gianluca Guarischi tra i sette arrestati dalla Dia di Milano per presunti episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere. In carcere anche Leonardo Boriani, giornalista ed ex direttore della Padania e tre imprenditori. L’indagine ha fatto luce su gravi e diffusi episodi di corruzione nel mondo della sanità lombarda e vede coinvolte una ventina di persone in tutto, tra imprenditori e pubblici funzionari. Sono più di 50 le perquisizioni in corso dirette ad acquisire riscontri documentali ai fatti accertati.

Guarischi, originario di Caselle Landi, era già stato condannato con sentenza definitiva della Cassazione a cinque anni di carcere dopo essere finito in carcere il 21 settembre del 2000 assieme ad altri quattro lodigiani nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di regimazione idraulica in Valtellina.

Gli indagati sono in tutto 13, tra di loro Simona Mariani, già direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Lodi e attualmente a Cremona, e l’ex direttore generale della Sanità lombarda Carlo Lucchina.

Operazione della Dia, tra i sette in manette c’è anche l’ex direttore della «Padania». Tredici gli indagati, tra di loro Simona Mariani, ex direttore generale dell’azienda ospedaliera di Lodi

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