Referendum: no in vantaggio, ancora tanti incerti

Sì, No, forse: oggi è l’ultimo giorno di diffusione dei sondaggi che, a due settimane dal referendum, fotografano una situazione ancora molto fluida. Il fronte del No è in vantaggio in quasi tutte le rilevazioni, ma sull’entità i numeri non concordano. Si va dai 3-10 punti di scarto di Demopolis (committente Otto e Mezzo de La7) in su: 7 punti di scarto per Demos (Repubblica), 8 per l’Istituto Piepoli (La Stampa), 10 per Ipsos PA (Corriere della Sera).

Anche più ampie le variazioni su quanti siano gli incerti: si oscilla da un 13% nella valutazione Ipsos al 25% in quella di Demos e Demopolis. E saranno, come sempre, gli indecisi e quelli più propensi a cambiare idea, magari all’ultimo momento, a segnare le sorti del voto. A dirla tutta, le categorie di indecisi sono due: quelli che non hanno deciso come votare e quelli che devono ancora scegliere se votare o restare a casa.

Negli ultimi mesi, comunque, tutti sono concordi sul trend: il no è in forte e costante recupero mentre il sì arretra. Il sorpasso del no è stato in luglio e la forbice fra i due schieramenti ha continuato ad allargarsi.

Sarà decisiva, in termini di spostamento di risultato, la scelta se votare o restare a casa.

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