Al via riscossioni per oltre 13 milioni di euro in Lombardia per le consegne di latte di circa 300 produttori non in regola con il regime delle quote per gli anni che vanno dal 1995 in poi. Queste somme erano rimaste “congelate” nei bilanci di caseifici e cooperative (i cosiddetti primi acquirenti) dopo i ricorsi presentati al Tar da parte degli allevatori multati. Adesso i soldi potranno essere incamerati dallo Stato come sanzione per gli splafonamenti. “Si tratta dell’ultima fase di una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo. Una situazione che ha creato tensioni, malumori e danni agli allevatori che invece in questi anni hanno rispettato la legge sulle quote” spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia.
A livello regionale ci sono poi altri 33 milioni di euro di pagamenti per il latte ricevuto che i primi acquirenti hanno ancora fermi in cassa in attesa di un pronunciamento della magistratura. Per la prima tranche di 13 milioni, la Regione Lombardia ha quindi inviato oltre 70 lettere nelle quali si avvisano caseifici e cooperative che adesso questi fondi li devono versare il prima possibile all’Agea, non essendo più in vigore le sospensive del Tar richieste a suo tempo dagli allevatori multati.
“Speriamo – conclude Prandini – che si arrivi presto alla fine di questa dolorosa vicenda e che tutto il settore insieme possa trovare soluzioni condivise per sostenere l’economia delle aziende da latte, le quotazioni alla stalla, le produzioni di qualità e nuovi accordi di filiera in grado di avvantaggiare allevatori, consumatori, industrie e grande distribuzione”.
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