Provincia, futuro appeso a un filo

Un terremoto per i vertici di palazzo San Cristoforo. I risultati delle elezioni regionali rischiano di far sbandare la Provincia di Lodi. Potranno fare il loro ingresso al Pirellone sia il presidente Pietro Foroni (Lega), che il suo vice Claudio Pedrazzini (Pdl). Quest’ultimo ha già annunciato che si dimetterà dalla giunta, mentre il rappresentante del Carroccio sta valutando il gran passo. Una decisione che lascerebbe senza timone l’ente di via Fanfulla, con la conseguente nomina di un commissario designato dal prefetto.

Una situazione che sta scatenando non poche fibrillazioni politiche. «Per ora stiamo facendo alcune valutazioni, anche dal punto di vista giuridico, sulla strada da compiere se dovessi optare per la Regione - dichiara Foroni -. Ribadisco che non ho ancora deciso cosa fare. Mi prenderò i 90 giorni di tempo fissati dalla normativa». Sono due le ipotesi in campo, qualora l’avvocato di Maleo dovesse scegliere palazzo Lombardia: le dimissioni del presidente oppure l’utilizzo dell’istituto della decadenza. «Nel primo caso arriverebbe un commissario straordinario. Come è già successo in altre Province, potrebbe essere designato un assessore già in carica. Ma la nomina spetta agli organi dello Stato - aggiunge l’avvocato di Maleo -. Stiamo anche valutando un’altra possibilità, che è quella di un voto da parte del consiglio provinciale che dichiarerebbe la decadenza per incompatibilità del presidente. Questo consentirebbe di evitare lo scioglimento di giunta e consiglio. La giunta andrebbe avanti nella sua attività guidata dal vice presidente. Ma questa possibilità è stata limitata da un articolo della legge di stabilità, quindi stiamo facendo alcuni approfondimenti tecnici». Di fatto il tutto passerà dalla nomina del prossimo vice presidente della Provincia, dopo le dimissioni di Pedrazzini. «Deciderò in piena autonomia - mette le mani avanti Foroni - non mi farò tirare la giacchetta da nessuno».

Intanto però le segreterie politiche sono già in movimento per il prossimo rimpasto in giunta. L’assessore provinciale Nancy Capezzera, esponente del partito dei Fratelli d’Italia, non nasconde di ambire a quel ruolo: «Credo di aver fatto molto per questo territorio. Ho in mano deleghe decisive e ci sono partite importanti da chiudere in attesa della fine del mandato nel 2014. C’è ad esempio da portare a termine il discorso urbanistico con la conclusione dell’iter del piano territoriale di coordinamento. Su questo aspetto un ruolo politico è necessario. Anche il settore dei trasporti è da presidiare e non bastano i tecnici. È importante quindi che nel caso cadesse la giunta per le dimissioni di Foroni, ci sia un assessore esperto a portare avanti questi temi». Il candidato numero uno per il ruolo di vice presidente rimane però un esponente della Lega nord, in caso di dimissioni di Foroni. In pole position c’è l’assessore Cristiano Devecchi: «Mi rimetto al giudizio del presidente della Provincia e del mio movimento. Chiunque dovrà portare avanti questo lavoro dovrà farlo con grande attenzione».

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