Province, vertice lumbard a Monza

Anche il futuro della Provincia di Lodi nel vertice di Monza a cui hanno partecipato due ministri (Roberto Calderoli e Umberto Bossi), un sottosegretario, tre rappresentanti delle Regioni del Nord (tra cui il vicepresidente della Lombardia, il lodigiano Andrea Gibelli) e 13 Presidenti di Provincia leghisti, Pietro Foroni compreso. È praticamente lo “stato maggiore” del Carroccio quello che si è riunito oggi a Monza, per la prima giornata di piena operatività delle sedi ministeriali che è coincisa con la prima uscita pubblica di Umberto Bossi dopo la caduta in casa di fine agosto che gli ha procurato la frattura del gomito sinistro. Uno “spiegamento di forze” per affrontare il nodo del futuro degli enti locali e ricucire il rapporto tra chi nel Carroccio siede nei palazzi romani e chi invece amministra Regioni e Province. Un rapporto messo fortemente alla prova dalla manovra finanziaria e dai tagli agli enti locali che contiene, ma soprattutto da quel disegno di legge costituzionale approvato dal governo e che prevede la soppressione delle Province. Una nota congiunta dei partecipanti al vertice definisce la revisione costituzionale messa in cantiere «una grande opportunità per rendere più efficienti gli enti locali, per definire le funzioni fondamentali e per dare un ulteriore input alla riforma federalista». Il concetto di base che emerge dalla riunione è la smentita in toto delle accuse mosse a più riprese contro la manovra: secondo i ministri Calderoli e Bossi non coincide con la morte del federalismo né con un impoverimento dei servizi ai cittadini. Anzi, la nota spiega che la creazione di un ente di area vasta (gli enti che sostituiranno le province) è un «concreto esempio di federalismo, che mira a riordinare e accorpare anche tutti gli enti e organismi intermedi, con l’obiettivo di rafforzare i servizi per i cittadini». E i presidenti di Provincia leghisti? «Ringraziano per la disponibilità» dice la nota, e «attendono fiduciosi l’esame parlamentare del disegno di legge, auspicando che le future Province regionali possano avere dignità finanziaria».Anche Giulio Tremonti oggi era a Monza per un vertice con i colleghi Bossi e Calderoli, il ministro delle Finanze non ha invece partecipato all’incontro con gli amministratori locali.

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