Profughi, non si scioglie il rebusdelle struttura per l'accoglienza

Terzo vertice della settimana in prefettura a Lodi per risolvere il rebus delle strutture per l’accoglienza dei profughi. All’ordine del giorno la collocazione dei tre migranti provvisoriamente alloggiati in albergo a Sordio e soprattutto dei 12 profughi ospitati presso l’ex psichiatrico di Codogno, una sistemazione che ha creato non poche tensioni e criticità. Nessuno dei sindaci ha individuato luoghi adatti allo scopo e che possano essere utilizzati nell’immediatezza, mentre la Caritas diocesana ha messo a disposizione la propria struttura di Maccastorna, proposta come alloggio per quattro stranieri di lingua francese. L’offerta è stata accolta all'unanimità e nel paesino della Bassa arriveranno 2 persone da Codogno e 2 da Sordio. Gli altri saranno tutti spostati in un albergo di Lodi Vecchio. L’emergenza però non finisce qui e il tavolo territoriale deve preparare un piano per affrontare altri arrivi. Vanno trovate soluzioni che siano sostenibili per il territorio, che non creino sconcerto nella popolazione e contengano i costi. Esigenze difficili da far quadrare, anche considerando che ormai non si può più immaginare un’accoglienza solo d’emergenza e a breve termine, ma è necessario ragionare su tempi medio lunghi. In queste condizioni è impossibile continuare ad alloggiare i migranti negli alberghi del territorio, è necessario trovare altre strutture e sono i sindaci capifila dei distretti sociali ad avere questo compito. Tutti d’accordo invece nell’evitare bruschi spostamenti dei profughi ospitati negli hotel, che quindi per il momento resteranno dove sono. Insomma: il rebus delle strutture per l'accoglienza è rimasto tale e dopo il monitoraggio dei sindaci sarà necessaria una nuova riunione.

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