Profughi nelle case cantoniere: è dibattito

Sono una quarantina i Comuni del Lodigiano che hanno deciso di sostenere il progetto della Provincia di Lodi per affrontare l’emergenza profughi. Il presidente di San Cristoforo, Mauro Soldati, ha ipotizzato di riqualificare le case cantoniere per poi destinarle agli immigrati. È per questo motivo che ha deciso di bussare alla porta della Fondazione Comunitaria in cerca di risorse, tuttavia l’iniziativa per andare in porto ha bisogno della coesione territoriale, una garanzia richiesta dalla stessa Fondazione Comunitaria. «Ho scritto ai sindaci per chiedere loro un parere- dice Soldati - e le prime risposte sono arrivate».

Il bilancio è di 41 sì, 6 no e 13 pareri ancora da ottenere. Borgo San Giovanni ha precisato che sarà favorevole solo nel caso in cui i centri su cui sono situate le case cantoniere daranno il loro assenso.

Oggi sul tema è intervuto il deputato leghista Guido Guidesi, chiedendo alle fondazioni di non favorire il progetto. «Non svendiamo le nostre case cantoniere agli immigrati per alimentare il business dell’immigrazione clandestina. L’accoglienza e gli aiuti prima alla nostra gente. Le fondazioni - è l’invito di Guidesi - dicano no, hanno tra i principali obiettivi statutari quello di servire il territorio, non quello di essere disponibili alle scelte scellerate del governo e del PD. In caso contrario qualcuno dovrà spiegare bene alla nostra gente perché i soldi per i lodigiani sono stati usati per dare vitto e alloggio ai clandestini».

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