«Prima di tutto il “valore famiglia”»

Maria Angela Ascrizzi si candida per l’Udc alle elezioni regionali. È sposata e i suoi figli Giorgia di 13 anni e Samuele di 10 sono i suoi principali «sostenitori non votanti». Laureata in scienze della formazione per molti anni ha insegnato, poi ha intrapreso il percorso che l’ha portato a divenire imprenditrice, amministrando un’azienda nel settore edile, occupandosi negli ultimi anni anche di consulenza assicurativa e convenzioni aziendali.

«Quando mi sono sposata mi sono trasferita da Paullo a Cornegliano. Era il 1996 e avevo pensato che era il momento di dedicarsi alla famiglia e mettere freno alle mie passioni, ma un pomeriggio un conoscente, che sapeva delle mie esperienze pregresse nella politica, mi chiese, visto che mi ero trasferita da poco, se volevo partecipare a qualche momento di condivisione di idee con degli amici. Da qui l’inizio della mia esperienza politica nel Lodigiano; infatti da allora partecipo alla vita politica del mio paese rivestendo la carica di consigliere di maggioranza per la lista civica Crescere Insieme con la delega alle politiche di genere pari opportunità e tempo libero».

E l’Udc quando arriva?

«Arriva proprio alle ultime elezioni provinciali per l’incoraggiamento del nostro segretario provinciale di Lodi Rinaldo Pizzocri. Dal 2009 sono membro della commissione Pari opportunità della Provincia di Lodi».

Adesso però le hanno chiesto di partecipare alle elezioni regionali...

«La proposta mi ha fatto rimanere per un attimo in silenzio, mille domande mi sono passate per la mente. Le risposte cercherò di darle impegnandomi. La campagna elettorale sta procedendo a piccoli passi. Sono pronta a sperimentare questo nuovo percorso; farò il meglio che potrò per i mie elettori, molti o pochi che siano».

Lei si fa naturalmente portabandiera dei valori dell’Udc...

«Primo fra tutti il valore della famiglia fondamento della società. La famiglia è il polmone della nostra società: l’apparato respiratorio deve ricevere ossigeno costantemente, altrimenti il polmone si ammala, e tutto il sistema è compromesso. Oggi la famiglia è attaccata a un respiratore: cosa vogliamo fare?».

Lei è anche imprenditrice. Parliamo di lavoro...

«La flessibilità è un bene, ma è importante incentivare la trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato. Bisogna proteggere tutti i lavoratori colpiti dalla crisi attraverso l’estensione degli ammortizzatori sociali anche alle piccole imprese, favorire il nuovo ingresso nel lavoro con la formazione permanente. Sarebbe buona cosa detassare gli utili reinvestiti nell’impresa, e migliorare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese attraverso il potenziamento del sistema dei confidi».

Dalla sua elezione cosa dovremmo attenderci?

«Vorrei promuovere percorsi formativi e informativi nel mondo del lavoro. A riguardo, l’anno scorso come consigliere referente alle Pari opportunità insieme alla consulta ho promosso nel mio Comune una serie di film-dibattito, dove sono stati toccati il tema della disabilità, della integrazione, della conciliazione lavoro-famiglia sia per l’uomo che per la donna e del lavoro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA