Poco più di 31 mila stranieri, di cui 25.700 residenti regolari, 3.300 regolari, ma non residenti e circa 2mila irregolari. Sono i nuovi numeri sull’immigrazione emersi dal Dodicesimo rapporto sull’immigrazione in Provincia di Lodi, presentati questo pomeriggio nella sala dei Comuni di Palazzo San Cristoforo. Se la crisi economica ha cambiato il volto delle migrazione, ci si sposta molto meno per lavoro, nel 2001 gli stranieri nel Lodigiano erano 3,5 ogni 100, oggi sono circa 13,6 gli immigrati ogni 100 Lodigiani. Diminuiscono i musulmani sul totale (erano il 51 per cento nel 2001, sono scesi al 35 per cento nel 2011), crescono i cristiani ortodossi. Tre le nazionalità in crescita, per numero di presenze, negli ultimi 12 mesi, i cittadini dell’Ucraina (più 28,1 per cento) e quelli del Togo (più 27,6 per cento). Ad introdurre l’incontro il Prefetto di Lodi, Pasquale Gioffrè, l’assessore provinciale Mariano Peviani, Giancarlo Iannello dell’Asl di Lodi che ha portato il saluto dell’assessore regionale Giulio Boscagli, alla conciliazione, integrazione e solidarietà sociale.
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