Poste, dal 2017 consegna a giorni alterni nel Lodigiano

I lavoratori delle poste mettono in archivio un’estate che definiscono “nera” e si preparano per una mobilitazione “no stop”: lo stato di agitazione permane, così come lo sciopero degli straordinari proclamato dai sindacati. All’orizzonte c’è una preoccupazione in più: nel 2017, quindi tra poco più di tre mesi, la consegna della corrispondenza a giorni alterni arriverà anche nel Lodigiano, un modello che per Cgil, Cisl e Uil non funziona, anzi, dal loro punto di vista «là dove applicato ha creato più problemi che benefici». A questo proposito, però, Poste Italiane non ha ancora comunicato i dettagli.

Dopo lo sciopero dello scorso maggio con manifestazione a Milano, le organizzazioni stanno valutando la possibilità di incrociare le braccia per un giorno intero su tutto il territorio nazionale. «L’azienda non dà risposte - dice Benedetto Matteucci, segretario provinciale della Slc Cgil che ieri ha accolto a Bertonico il segretario generale di categoria Massimo Cestaro -, soprattutto sulla necessità di aumentare l’occupazione. A questo si aggiunge la scelta di proseguire sulla strada della privatizzazione e il fatto che si procede a rilento anche sul confronto per il rinnovo del contratto». Nel Lodigiano, aggiunge il sindacalista, nel corso del periodo estivo si è assistito a un massiccio ricorso dei distacchi, mentre tra gli uffici presenti sul territorio sembra essere Casalpusterlengo ad avere sofferto maggiormente la carenza di addetti, «era l’unico aperto nel pomeriggio». In provincia c’è solo una notizia positiva: «Dopo anni di battaglie - afferma Matteucci - siamo riusciti a fare in modo che i portalettere si spostassero in una sede più dignitosa, in un capannone di via Gramsci».

La Slp Cisl, attraverso il segretario provinciale Giovanna Pretini, sottolinea che la vertenza non si ferma, anche alla luce del mancato rispetto degli accordi presi tra le parti: «Nessuna delle criticità è stata risolta - afferma -, il personale diminuisce sempre più per gli esodi incentivati, la riorganizzazione del recapito e della logistica procede con inadempienze. E in tutto questo l’azienda vuole proseguire con la privatizzazione, uno scempio per l’intera collettività».

Francesco Blasi, segretario provinciale della Uil Poste, spiega che l’estate 2016 è stata peggiore rispetto a quella del 2015: «Il personale ha dovuto riprogrammare le ferie - precisa -, chi va in pensione non viene rimpiazzato, nè agli sportelli nè tra i portalettere. Una situazione che scatena le lamentele degli utenti, sia coloro che aspettano la corrispondenza sia coloro che aspettano i quotidiani. La consegna a giorni alterni è prevista nel 2017, ma sta scatenando molti problemi». Tutti “nodi” che presto arriveranno al pettine, anche per i lodigiani.

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