Più di 5mila baby pensionati lodigiani

Le pensioni di tutti i lodigiani valgono un super assegno da un miliardo di euro, per un totale di 82.076 “tagliandi” mensili. I “baby pensionati”, tra 50 e 59 anni, sono più di 5mila, un piccolo esercito a cui spettano circa 80 milioni di euro. Lo ha calcolato l’Istat, che ha da poco presentato una ricerca sui trattamenti pensionistici con dati riferiti al 2011. Ovviamente, in provincia a fare la parte del leone sono le pensioni pubbliche, 81.484 in tutto, contro le 592 private.

Su oltre 82mila assegni mensili, 14.187 sono destinati a persone che hanno un’età compresa tra 70 e 74 anni, si tratta della fascia di pensionati più “affollata”. La loro previdenza richiede una somma pari a 179 milioni e 275 euro, ma questa non è la cifra più alta calcolata dall’Istat, poiché i lodigiani tra 60 e 64 anni percepiscono 12.202 pensioni con un importo totale che supera i 216 milioni di euro. A proposito di fasce d’età, è curioso notare che tra 55 e 59 anni si contano la bellezza di 3.992 “ticket”, che valgono qualcosa come 69 milioni di euro; a questi si aggiungono i 1.331 di coloro che hanno 50-54 anni, per un totale di poco meno di 11 milioni di euro. Ci sono poi 820 pensioni erogate agli “over 95”, per un importo di 5 milioni e 867mila euro. Il capitolo legato all’assistenza richiede una spesa di 52 milioni e 374 euro per coprire 10.560 assegni. Solo l’Inps eroga in questo caso 8.564 assegni sociali, per un esborso complessivo di 41 milioni e 928 euro, oltre a 1.546 invalidità civili che, tradotte in soldi, significano 41 milioni 928mila euro. Più in generale, tutto il comparto dell’assistenza prende in considerazione quasi 12mila pensioni da 68 milioni e 196mila euro: tra queste, più di 9mila sono quelle di vecchiaia (52 milioni e 501 euro), 3.856 sono quelle d’invalidità (15 milioni e 569mila euro), 27 rientrano invece nella categoria superstiti.

In tutto lo Stivale le pensioni oltrepassano la soglia dei 18 milioni, il che significa 18 milioni di assegni che mettono in circolazione circa 239 miliardi di euro. Le più numerose, ma anche le più “care”, si trovano al Nord: 9 milioni 280mila pensioni che valgono più di 124 miliardi di euro. Al Sud si scende a 5 milioni 125mila “ticket” per circa 62 miliardi di euro, mentre al Centro se ne contano 3 milioni 664mila per un importo di 51 miliardi. Restringendo il campo alla Lombardia, nella schiera dei pensionati ci sono più donne che uomini: 1 milione 824mila pensioni in rosa contro 1 milione 336mila assegni maschili, il totale raggiunge così quota 1 milioni 160mila. Nonostante il numero maggiore sia quello delle donne, la cifra stanziata - sia globale che media - è inferiore rispetto a quella degli uomini: nel primo caso, infatti, gli assegni mensili valgono 18 miliardi e mezzo di euro (con un importo medio pari a 10.154 euro), mentre nel secondo caso ammontano a 25 miliardi e mezzo (con un importo medio di 19.104 euro).

Le pensioni di tutti i lodigiani valgono un super assegno da un miliardo di euro, per un totale di 82.072 “tagliandi” mensili. I “baby pensionati”, tra 50 e 59 anni, sono più di 5mila, un piccolo esercito a cui spettano circa 80 milioni di euro. La fascia di pensionati più “affollata” è però quella che va dai 70 ai 74 anni (oltre 14mila). Lo ha calcolato l’Istat, che ha da poco presentato una ricerca sui trattamenti pensionistici con dati riferiti al 2011

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