«Per tutelate i diritti di precari e donne»

«A Roma per tutelare i diritti dei precari e delle donne». C’è anche l’assessore di Lodi Vecchio Caterina Bersani in corsa per la Camera dei deputati. Classe 1969, la Bersani è candidata tra le file di Sinistra Ecologia Libertà al 13esimo posto nel collegio di Lombardia 3. Sposata e madre di due bimbi, a Lodi Vecchio è assessore al commercio, alle attività produttive, alla polizia locale e alla sicurezza. Di professione, invece, è avvocato con studio legale a Lodi.

Perché è scesa in campo?

«Il mio impegno in politica risale al 2009, quando sono diventata assessore a livello locale. Ed ora voglio misurarmi anche in ambito nazionale».

Quali sarebbero le sue priorità in caso di elezione?

«In primis mi batterei per tutelare i nostri giovani, la grande maggioranza dei quali è vittima del precariato».

Già, ma in che modo?

«Valorizzando i contratti di lavoro a tempo indeterminato e dando vita ad un nuovo sistema di welfare, che assicuri un reddito minimo garantito».

E poi?

«Penso ad una generale revisione degli ammortizzatori sociali, che devono garantire tutte le fasce di lavoratori senza discriminazioni di sorta. Così facendo, del resto, si tutelerebbero le stesse imprese».

Si spieghi meglio...

«I datori di lavoro potrebbero assumere con maggiore libertà, senza cioè essere assillati dai numerosi vincoli oggi presenti. Ma sulle imprese mi faccia dire ancora una cosa...».

Prego, faccia pure...

«In un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo, infatti, diventa necessario sostenere le piccole e medie imprese, che rappresentano lo zoccolo duro del nostro sistema economico».

Lei è madre, assessore e avvocato. Come fa a conciliare i molteplici impegni?

«Anche in questo caso ci vuole un deciso cambio di passo, che avvicini l’Italia agli altri Stati europei».

Cosa propone?

«Dobbiamo creare asili nido nei luoghi di lavoro, ma anche promuovere una maggiore flessibilità in tema di orari. Perché nel nostro Paese le donne lavoratrici devono essere maggiormente tutelate».

Il Lodigiano e lo sviluppo: quali le soluzioni per superare la crisi?

«Diventa necessario rafforzare la green economy, che peraltro ben si attaglia al nostro territorio. Già oggi, del resto, nel 25 per cento dei casi le imprese del Lodigiano sono attratte dalle nuove forme di economia».

Lei cosa farebbe?

«Penso alla necessità di investire risorse in ricerca e formazione. Per chi opera nel settore, poi, si potrebbero studiare nuove forme di agevolazioni».

Tangenziale est esterna: sì o no?

«La Tem non farà altro che portare un ulteriore surplus di traffico. Tanto più che nel nostro territorio la realizzazione dell’infrastruttura avverrà in combinazione con la quarta corsia dell’autostrada».

Quali le soluzioni alternative?

«Avrei puntato sul rafforzamento delle infrastrutture già esistenti, sul potenziamento del trasporto pubblico e sulla valorizzazione della mobilità ciclabile».

In caso di elezione si dimetterebbe da assessore?

«Certamente. In caso contrario, del resto, rischierei di far male entrambe le cose».

Stefano Cornalba

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