Parcheggi, l’inchiesta sulla situazione nelle città

Un parcheggio da utilizzare in mille modi: lo prendono d’assalto i lodigiani che lavorano nel centro storico, le mamme che devono accompagnare a scuola i figli, i forestieri che hanno seguito la segnaletica e persino i residenti con o senza “pass” per le strisce gialle. All’ex Macello, in via Defendente, è importante presentarsi prima delle 10 del mattino, altrimenti si rischia di dover cercare un altro posto: «È una buona boccata d’ossigeno - commenta Barbara Tirelli, avvicinandosi alla sua autovettura -, ma bisogna arrivare presto». La donna utilizza lo spiazzo di sosta tutti i giorni per portare i figli a scuola, in corso Archinti: «È comodissimo, anche per andare in centro, nel cuore di Lodi del resto è tutto a pagamento, meglio fermarsi qui, non ho mai avuto problemi nel trovare parcheggio». Solo, qualche volta, l’indicazione dei posti a disposizione sui pannelli non corrisponde alla realtà, martedì mattina il numero 35 spiccava sulla segnaletica, ma all’interno la disponibilità era maggiore; guardandosi intorno, però, ci si accorge che alcune vetture non sono parcheggiata negli stalli a disposizione, ma sono sistemate ai lati dell’ex Macello, in modo un po’ “anarchico”.

Qualcuno dei cittadini diretti in questura “snobba” il piccolo posteggio a pagamento alle spalle degli uffici di polizia, un modo per risparmiare qualche euro senza dover per questo fare troppi passi in più. Nel via vai di gente non manca mai chi si lamenta, una signora corre veloce verso il posto di lavoro ma approfitta dell’occasione per gridare: «I parcheggi? Non ce ne sono abbastanza!».

I residenti della zona scelgono l’area dell’ex Macello per comodità. «Il sabato e la domenica vengo sempre qui - spiega un abitante del centro storico che non possiede il tagliando -, da quando è stata tolta l’anno scorso la scalinata che permetteva di entrare e uscire dall’area di sosta la situazione è migliorata, soprattutto sul fronte della sicurezza: io una volta mi sono trovato l’auto senza tergicristallo. Credo che l’amministrazione comunale abbia fatto bene a convertire le strisce gialle in strisce blu, mi sembra una buona soluzione per far fronte alle esigenze dei cittadini». Tra gli abitanti c’è anche chi, nonostante paghi un abbonamento per posteggiare sotto casa, preferisce lasciare l’auto all’ex Macello.

Non molto distante si trova il parcheggio di via D’Azeglio, di fronte all’Isola Carolina, dove l’offerta di posti auto è maggiore. È uno degli spiazzi più importanti della città del Barbarossa, anche perché insieme all’ex Macello costituisce un importante punto di approdo per coloro che sono diretti al tribunale di Lodi. Le opinioni dei conducenti sono discordanti. Un gruppo di donne (lodigiane e cremasche), Anna, Maria Teresa e Anna Delia, pensa che il posteggio sia utile, dal momento che nel centro storico si deve pagare troppo; allo stesso tempo, dal loro punto di vista, si potrebbe fare di più per colmare la fame di aree di sosta. Mattia Rizzelli tutti i giorni si presenta in via D’Azeglio: «Il martedì e il mercoledì c’è più gente, per via delle udienze in tribunale, in ogni caso trovo posto ed è sempre pulito».

Abituata al costante confronto con Crema, la città del Barbarossa si sente spesso “tirare le orecchie” (e non sempre giustamente, visto che anche nella città seriana non è sempre facile trovare un posto per la sosta. Ma visto con gli occhi di un cittadino pavese, il problema parcheggi sembra invece svanire: «A Lodi siete fortunati - dice un avvocato con la valigetta in mano -, provate a venire a Pavia in macchina e ve ne accorgerete!».

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