Ombretta Ciacci “spariglia” le carte

Meno sprechi

e più entrate

grazie allo

sviluppo

dell’economia

locale:

il nostro

sarà un paese

efficiente

e sorridente

Nei miei

primi cento

giorni

prenderò

in mano

tutti

i progetti

in sospeso,

dal nuovo

palazzo

comunale

alle fognature

Unica donna candidato, Ombretta Ciacci guida la lista Movimento per l’etica, gruppo attivo già da alcuni mesi nel Sudmilano che fin dal suo esordio ha sparigliato le carte nell’altrimenti tranquilla disputa politica di Sordio.

A precisa domanda, la candidata Ciacci ha saputo spiegare perché, quelli che secondo i suoi avversari sono i suoi punti deboli, in realtà potranno rivelarsi i suoi punti di maggiore forza: l’estraneità dal paese, dove non risiede, e la non esperienza politica che potranno darle quella freschezza e quella forza di cui il paese potrà avere bisogno in futuro.

Perché ha deciso di candidarsi?

«Ero stanca di assistere passivamente, dovevo impegnarmi personalmente per dare un futuro a questo paese dove la vecchia politica haevidentemente fallito».

Molti la criticano per la sua “distanza” da Sordio. Lei non abita qui, non ha mai avuto nessun contatto con il paese né con i cittadini che l’hanno vista per la prima volta solo poche settimane fa. Come risponde a queste critiche?

«La scelta è stata voluta: abbiamo in lista cittadini sordiesi ma per la candidatura a sindaco si è preferita la trasparenza: non essendo del posto non posso avere alcun interesse personale nel mettermi in corsa. Inoltre sono un’ esperta di amministrazione finanziaria: posseggo la competenza necessaria».

Sordio è appena entrato a far parte dei comuni vincolati dal patto di stabilità: su cosa pensate di “stringere i cordoni”?

«Intendiamo innanzi tutto eliminare gli sprechi e incrementare le entrate del Comune. Intendo sfruttare le mie professionalità per dimostrare, nella gestione di Sordio, che il modello proposto dal Movimento Etica è vincente in ogni tipo di realtà».

Aliquote Irpef, Imu e Tares. Come pensate di ridurre la pressione fiscale...

«Il nostro modello economico prevede, con lo sviluppo dell’economia locale, un incremento delle entrate derivanti dall’Irpef rendendo così possibile una sostanziale riduzione di Imu e Tares. Siamo consapevoli del fatto che i cittadini preferirebbero leggere numeri e percentuali, ma preferiamo evitare di promettere milioni di posti di lavoro prima di aver toccato con mano le potenzialità della realtà locale».

Lo scenario nazionale è molto confuso e a farla da padrone sembra essere l’antipolitica e l’astensionismo. Come si colloca in questo scenario il vostro gruppo?

«Etica nasce da un desiderio di cambiare la politica tradizionale, credo quindi che potremmo essere collocati lontano da politica e politicanti urlatori. Siamo semplicemente persone che vogliono cambiare le cose in meglio»

Cosa farà nei primi cento giorni del suo mandato?

«Prenderò in mano i progetti in sospeso: le fognature, la costruzione del nuovo palazzo comunale, lo stato dei rapporti con i comuni limitrofi, l’analisi del bilancio».

Sordio è una città sicura o no? La convenzione per il servizio di polizia locale sembra ormai cosa fatta. Cosa cambierà questo per i cittadini?

«Sordio appare sicura, anche se gran parte della popolazione non si sente tranquilla. Aspettiamo che la convenzione sia effettivamente cosa fatta per valutare se e cosa cambierà»

La scorsa amministrazione ha dato il via a un sistema di telecamere per la sorveglianza del paese? Voi cosa pensate di fare sul tema?

«Il territorio va monitorato per la serenità e la sicurezza dei cittadini e delle aziende che vi sono insediate»

I giardinetti da tempo aspettano una risistemazione. Pensa di riuscire a realizzarla nel corso del suo mandato?

«È una delle nostre priorità, come pure la creazione di una piazza»

Questo è un tema sentito a Sordio. Come pensate di rivitalizzare il paese e di dargli slancio?

«Pensiamo di realizzare una piazza e degli spazi polifunzionali dove possano trovare sede sia le associazioni con le loro attività che nuove iniziative finalizzate a richiamare non solo la popolazione locale ma anche quella di comuni limitrofi; un programma di attività che rivitalizzi il comune e porti anche indotto economico dall’esterno»

Quant’è il patrimonio immobiliare invenduto di Sordio? Pensate di dare il via a nuove costruzioni? E altrimenti come recupererete al mancato introito degli oneri di urbanizzazione?

«Intendiamo effettuare un censimento del patrimonio immobiliare per regolamentare le locazioni ed evitare occupazioni abusive. La nostra politica è volta al ripristino dell’esistente e alla costruzione di nuovi edifici solo quando ce ne sia la necessità. È troppo facile fare cassa raccogliendo oneri di urbanizzazione, così come è stato fatto fino ad oggi, piuttosto che con un’attenta politica finanziaria».

Alcuni abitanti del quartiere Cittadella chiedono garanzie circa la soluzione del problema fognature. Che risposte pensate di dare?

«È sicuramente una delle nostre priorità».

C2: costruire o non costruire?

«Ribadiamo che il costruire deve essere in proporzione delle reali necessità che si sviluppano sul territorio».

La scuola elementare è da sempre uno dei fiori all’occhiello del paese, con progetti che ogni anno diventano più efficaci e coinvolgenti. Come pensate di valorizzare questo patrimonio?

«Mettendo in contatto la struttura scolastica con altre, anche a livello nazionale, per poter condividere e valorizzare i progetti avviati in questi anni e proporne di nuovi».

Sordio si trova molto vicina sia a Lodi che a Milano, eppure sul fronte dei trasporti, soprattutto su gomma, è in relativa difficoltà. Pensate di fare qualcosa in merito?

«È necessario intraprendere un discorso con le aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale per avere un servizio continuativo e con orari più flessibili che siano meno vincolanti per la popolazione, specialmente per i pendolari»

La questione si è fatta difficile dopo la messa a regime del pagamento sugli stalli a ridosso della stazione di San Zenone che coinvolgono anche i pendolari di Sordio. Come la gestirete, anche a fronte delle richieste dei pendolari i quali ritengono che i prezzi siano troppo alti e chiedono un servizio navetta dai paesi vicini, come Casalmaiocco o Dresano?

«Questo è un discorso serio e da non sottovalutare. Sarà necessario aprire un tavolo di trattativa con il comune di San Zenone per tutelare gli interessi dei cittadini di Sordio, valutando in parallelo la possibilità di creare un servizio navetta che allevi i disagi».

Come sfruttare al meglio la palestra?

«Incrementando lo svolgimento dei corsi sportivi e introducendo attività anche per gli anziani».

Dica cinque aggettivi per descrivere come sarà la sua Sordio, in caso di vittoria...

«Efficiente, umana, vivace, sicura, sorridente».

Perché la gente di Sordio dovrebbe votare per lei?

«Perché sono una donna, il mio programma è valido e se i cittadini di Sordio riusciranno a superare il pregiudizio derivante dalla mia non appartenenza al paese si renderanno conto che insieme potremo finalmente fare qualcosa di concreto a favore di tutta la comunità».

Luciana Grosso

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