Nuova ondata di maltempo

(Aggiornamento ore 23.15) Po Aipo e il Consorzio Bonifica Basso Lodigiano hanno dato l’ordine di tagliare l’arginella del Po a cascina Berghente a San Rocco al Porto e a Valloria. Secondo le previsioni, la piena del Grande Fiume arriverà domani a 8 metri e per evitare che la forza delle acque facesse danni, si è preferito farla defluire in golena. L’attenzione resta massima lungo tutta l’asta lodigiana del Po.

(Aggiornamento ore 22.20) Melegnano e la piena del Lambro: è emergenza per la casa scout.

“In quasi 70 anni di attività, non era mai accaduto nulla di simile - hanno fatto sapere con l’amaro in bocca i componenti della storica associazione -. Sono almeno 70 i centimetri d’acqua per la nostra struttura che ospita oltre 300 giovani”.

Per questo motivo invitiamo tutti a darci una mano”.

Chi fosse disponibile, può inviare una mail a csm@scoutmelegnano.

(Aggiornamento ore 20.35) Resta alta l’attenzione delle istituzioni in merito alla situazione dell’Adda. Dal Broletto in arrivo una nuova comunicazione. “Si segnala ai residenti nelle zone maggiormente esposte alla piena del fiume che ieri hanno ricoverato per precauzione i propri veicoli presso i parcheggi di emergenza (piazzale Forni area ex Linificio; piazzale degli Sport zona Faustina, parcheggio palasport via Piermarini e parcheggio centro fieristico zona industriale San Grato) che le condizioni dell’Adda attuali ed in proiezione per le prossime ore consentono di recuperare i mezzi senza rischio, con l’avvertenza che tra il pomeriggio e la serata di domani, lunedì 17 novembre, potrebbe nuovamente configurarsi una situazione di criticità, in ragione dell’intensità attesa delle ulteriori precipitazioni di pioggia. Per chi avesse spostato l’auto in aree di sosta a «striscia blu», si segnala che con domani verrà ripristinato il normale regime di pagamento orario. Si segnala inoltre che resta al momento chiuso lo svincolo di via Massena della tangenziale est in direzione Crema“.

(Aggiornamento ore 17.45) Ecco l’ultimo comunicato emesso dal Comune.Si è consolidata e prosegue la tendenza al calo del livello idrometrico dell’Adda a Lodi, che tra le 12.30 e le 17.30 è diminuito di oltre 40 centimetri, attestandosi sotto quota 180 centimetri: permane lo stato di allerta ad ogni livello del dispositivo di controllo e prevenzione, che resterà attivo sino alla discesa dei valori idrometrici al di sotto della soglia di attenzione (90 centimetri). Tale circostanza dovrebbe verificarsi nelle prime ore di lunedì 17 novembre, con valori che nel proseguio della giornata di domani si attesteranno attorno a 50-60 centimetri, per poi far registrare un nuovo incremento dalla serata, per effetto di una nuova perturbazione a carattere piovoso, che al culmine del fenomeno potrebbe comportare il ritorno sopra la quota di allerta (130 centimetri). Non si registrano sul territorio comunale situazioni di disagio alla viabilità o inconvenienti ancora in essere legati all’evento di piena. Entro l’inizio della serata odierna verranno fornite indicazioni sui veicoli dei residenti delle zone maggiormente esposte che sono stati spostati precauzionalmente e che per il momento si consiglia di lasciare ancora presso i parcheggi di emergenza.

(Aggiornamento ore 15.30) Migliora la situazione sul fronte Adda, peggiora sul Po. È il Grande Fiume il nuovo sorvegliato speciale, con le prossime 24 ore che saranno decisive per la piena che, secondo le previsioni, dovrebbe raggiungere gli 8 metri sopra lo zero idrometrico. Il nuovo vertice in Prefettura del primo pomeriggio ha Disposto l’evacuazione delle zone golenali del fiume nei comuni della Bassa, in collaborazione con Aipo. Rimane lo stato di allerta in città, per il peggioramento delle condizioni meteo previsto per le prime ore di domani. Annullato l’incontro previsto in serata, il coordinamento in Prefettura si aggiornerà domani mattina alle 9.

(Aggiornamento ore 15) E’ sempre interrotta la strada di Lavagna di Comazzo e le auto devono fare il giro da Cornegliano Bertario, Merlino o Zelo. Al confine con Truccazzano e la provincia di Milano, ieri sera l’esondazione del Molgora ha invaso i campi, gli orti, fino ad arrivare in pieno paese. L’acqua ha continuato per tutta la notte e ancora in questo momento la Protezione civile sta lavorando. Poco dopo le 11.30 il sindaco di Comazzo Italo Vicardi ha accompagnato in un sopralluogo il maresciallo dei Carabinieri di Zelo Buon Persico. In via Madre Gertrude Comensoli si sono allagate intere cantine di palazzi nuovissimi, così come le case immediatamente di fronte. “I nostri sono edifici del 2008, abbiamo tutto bagnato, aspiriamo con le pompe”, dicono alcune famiglie. Ci sono anche bimbi piccoli con le mamme, che da ieri sera sono in apprensione. “Non è la prima volta che fuoriesce il torrente e la nostra frazione è coinvolta in modo pesante. Scrivi che siamo a Lavagna di Comazzo”. Un cortile interno di via Filippo da Levagna è stato completamente invaso dall’acqua. “Abbiamo buttato via due letti, la lavapiatti, i mobili adesso si stanno gonfiando in tutte le stanze, così come le porte. Dovremo vedere nei prossimi giorni. I parenti sono venuti ad aiutarci, asciughiamo da tutta la notte”, dice una famiglia, mentre la Protezione civile continua ad aspirare l’acqua e la fa defluire in un tombino, nella strada principale.

(Aggiornamento ore 14.40) Chiuso per 16 ore un tratto di circa 700 metri della via Emilia nel quartiere San Martino, dove passa il confine tra Milano e San Donato. Il provvedimento è stato adottato intorno alle 20 di ieri sera a seguito di un tombino del Redefossi che è saltato per la pressione dell’aqua con conseguente all’allagamento che ha creato grossi disagi ad alcune attività commerciali e ad alcuni garage. Il segmento coinvolto è stato sbarrato alla viabilità a partire dallo svincolo di accesso dalla M3 fino al rondò San Martino. Divieto di ingresso dunque nella carreggiata di transito da Milano verso San Donato e accesso riservato solo ai residenti nella carreggiata opposta in direzione Milano. Per buona parte della notte sul posto hanno lavorato i vigili del fuoco insieme ad alcuni volontari della protezione civile guidati dal coordinatore sandonatese Giuseppe Montuoro. Il regolare scorrimento del traffico è stato ripristinato oggi dopo mezzogiorno.

(Aggiornamento 12.30) A Lodi il tratto di lungofiume che dalla Piarda Ferrari conduce al nuovo attracco è meta di un incessante pellegrinaggio di lodigiani che vogliono sincerarsi delle condizioni del fiume. La vasta area golenale a valle del ponte cittadino e fin oltre il viadotto della tangenziale (compreso il parco con il campetto di calcio utilizzato solitamente dai latinos) è sommersa dall’acqua, come un grande lago da cui spuntano solamente la lingua di terra dell’argine maestro e alcune piante d’alto fusto. L’argine intermedio ha però protetto il parcheggio e le case id via Massena.

(Aggiornamento ore 11.30) Cede una parte della riva, ancora chiusa l’uscita della tangenziale a Melegnano.E intanto la città fa i conti con i danni.Stamattina un paio di macchine sono rimaste bloccate in via per Carpiano poco prima del cavalcavia sull’A1, che è tuttora completamente allagato.Le situazioni più critiche sono in via Manzoni e nel quartiere della Broggi Izar, dove le cantine i box sono finiti sott’acqua.

(Aggiornamento ore 11.15 )È esondato di nuovo il torrente Molgora a Lavagna di Comazzo e si è riversato in paese da ieri sera, allagando case e strade. Ancora in questo momento stanno lavorando squadre della Protezione civile da Somaglia, Valera, Marudo, Castiraga Vidardo, Caselle Lurani, Sant’Angelo, Crespiatica, Boffalora. Da ieri alle 17 e per tutta la notte si sono avvicendati per aspirare l’acqua con le pompe da strade, cantine e cortili.

(Aggiornamento ore 11) Si è concluso da poco il vertice in Prefettura per l’emergenza maltempo. Prosegue la fase di allerta, con il “collettore” unico del 115 per la richieste di soccorso e la regia degli interventi affidata al comando dei Vigili del Fuoco, la situazione al momento è stabile. Le istituzioni - presente il vice prefetto vicario Mariano Savastano, il comandante dei vigili del Fuoco Massimo Stucchi, il capo di gabinetto Francesco Ramondi, il consigliere provinciale Alberto Vitale, gli assessori Andrea Ferrari e Simone Piacentini per il comune di Lodi - hanno fatto il punto sulla situazione attuale e sugli interventi della notte. Resta attivo il Ccs, centro coordinamento soccorsi in Prefettura, a cui partecipano tutte le forze dell’ordine, la Regione con lo Ster, l’Aipo, il Consorzio Muzza, la polizia provinciale e il coordinamento di protezione civile provinciale, un nuovo incontro di aggiornamento è previsto alle 13. Confermate le criticità a Lavagna di Comazzo, chiusa un tratto di strada provinciale tra Borghetto e Livraga, all’altezza del ponte sul colatore Venere, nella notte sono stati effettuati 34 interventi su tutto il territorio.

(Aggiornamento ore 10.15) A Lodi è stata disposta la chiusura dello svincolo della tangenziale est di via Massena in direzione Crema. È quindi impossibile immettersi in tangenziale dalla zona dell’ospedale, percorrendo il sottopasso che porta in direzione Crema. Transito regolare invece in uscita da Crema verso via Massena ed in ingresso ed uscita per e da Piacenza/Milano. Due idrovore sono in funzione in località Curletto lungo la strada provinciale 25 Lodi-Boffalora per contenere la roggia Mozzanica e proteggere gli insediamenti rurali al di là della carreggiata.

(Aggiornamento ore 9.45) Acque ancora impetuose quelle dell’Adda al ponte di Bisnate, tra Zelo e Spino, tra le province di Lodi e Cremona. Sulla riva di Spino è ancora sommerso il sentiero pedonale con il ponticello, ma anche qui sono tornati i cigni e sullo sfondo si vedono le montagne, un po’ più imbiancate rispetto ai giorni scorsi. Sul ponte passa una squadra della Protezione civile dell’Alto lodigiano, alcuni automobilisti rallentano per guardare il livello dell’acqua. Nei comuni attorno alcuni campi non hanno ancora riassorbito le troppe piogge. In territorio di Cervignano lungo la Pandina un guard - rail ha ceduto. A Mulazzano la Protezione civile ha lavorato fino alla serata di ieri in via Lanzano, dove con le pompe ha aspirato l’acqua che non riusciva a defluire. Ma questa domenica si apre con uno spiraglio di sole.

(Aggiornamento ore 9.30) L’Adda continua a crescere: anche se l’incremento ora è lento, il fiume non ha ancora esaurito la fase di incremento e si mantiene stabilmente sopra quota 2 metri sullo zero idrometrico (l’ultimo dato disponibile - ore 9 - è 2,20 metri). Permane anche lo stato di allerta. «Il corso del fiume - fanno sapere dal Broletto - è costantemente presidiato da Polizia Locale, Protezione Civile e personale tecnico del Comune, che monitorano l’evoluzione della piena, pronti a comunicare ai residenti ogni possibile variazione del quadro; particolare attenzione è prestata a possibili criticità in località Curletto, lungo la strada provinciale 25 Lodi-Boffalora, nonché alle condizioni del Roggione in zona Capanno».

(Aggiornamento ore 9) L’uscita di Melegnano dell’A1 è chiusa al traffico provenendo da Milano per uno smottamento.

(Aggiornamento ore 7.30) Notte di veglia a Lodi. Forze dell’ordine, protezione civile, amministratori: tutti con gli occhi puntati sull’Adda. A seguire le evoluzioni della temuta piena. Che è arrivata puntuale nella notte, quando è stato raggiunto il livello di allerta, al superamento dei 190 centimetri, sopra lo zero idrometrico - intorno alle 3.50 - arrivando poi a salire fino ai 2,06 attuali. La situazione più critica si è registrata ai confini con Boffalora, nella zona della cava, località Due Acque, con il ristorante evacuato quando è apparso chiaro che l’acqua non poteva essere fermata, con le barriere di sacchi di sabbia. Gruppi di residenti, preoccupati, si sono affacciati in Piarda Ferrari già intorno alle 5 del mattina, occhi fissi sull’acqua che aveva già coperto i gradini. Al momento la situazione è sotto controllo e tutte le attività di monitoraggio sono attive. Alle 7 è ripresa la distribuzione dei sacchi di sabbia, mentre alle 9 è atteso un nuovo vertice in Prefettura.

(Aggiornamento ore 7) Un cielo terso viene illuminato a Lodi dalle prime luci dell’alba: da ore oramai non piove più e la grande piena dell’Adda che ha portato il fiume a 2 metri sopra lo zero si mantiene costante, dopo aver raggiunto il picco intorno alle 5.

Durante tutta la notte la vigilanza sugli argini e nelle zone a rischio è stata continua, ma non si è reso necessario alcun intervento straordinario. Si segnala solo l’evacuazione in via precauzionale del ristorante La Cava, che si trova nelle immediate prossimità del fiume tra Lodi e Boffalora; dopo ripetuti interventi effettuati tra le 02.00 e le 4.00 per predisporre barriere protettive con sacchi di sabbia, l’acqua ha infatti iniziato ad arrivare nei locali al piano terra; la famiglia dei titolari, che risiede ai piani superiori dell’edificio, è stata quindi invitata ad allontanarsi; non è stato necessario accoglierla in strutture pubbliche. Il livello dell’Adda a Lodi si mantiene intorno ai due metri, con afflussi da monte costanti (Brembo in tendenziale calo, deflusso da Olginate in lieve aumento). Ripristinata l’energia elettrica in corso Mazzini, dopo un intervento di Vigili del Fuoco, Enel e Protezione Civile per riattivare una cabina di distribuzione.

(Aggiornamento 2.10) Al termine del vertice in prefettura gli assessori Simone Piacentini e Sergio Tadi hanno confermato che la situazione del fiume Adda a Lodi è sotto controllo. L’eventualità dell’evacuazione è scongiurata, visto che le attuali condizioni meteorologiche e il livello attuale del fiume hanno ridotto il rischio di piena.

La previsione di 230 centimetri sullo 0 idrometrico, oltre i quali il piano di emergenza prevede l’allontanamento dei cittadini dalle proprie case, si è ridimensionata.

L’orario previsto per l’arrivo della piena è intorno alle ore 5 del mattino. La piena dovrebbe arrivare a sfiorare al massimo i 200 centimetri, ma più probabilmente si fermerà intorno ai 190 (attualmente è attestata attorno a 1.60).

Su questa soglia, però, il protocollo prevede comunque in via precauzionale l’allestimento di centri di accoglienza. Tutto il necessario, perciò, è stato già caricato su appositi mezzi, e come luogo è stata designata la scuola Spezzaferri. Per allestire il centro è necessaria un’ora e mezza, quindi si valuterà tutto nel corso della notte, anche se i tecnici dell’amministrazione e del consorzio hanno assicurato che i lodigiani possono dormire sonni tranquilli.

Rimarranno invece operativi e reperibili tutta notte gli uomini delle forze dell’ordine, la Croce rossa, i volontari della protezione civile, e anche il centralino del Comune sarà attivo.

La circostanza è confermata dal seguente comunicato ufficiale del comune di Lodi:

«E’ stato completato il pre avviso di possibile allontanamento dalle abitazioni ai residenti delle zone Martinetta, Capanno e Piarda Ferrari, mentre i sopralluoghi effettuati sul corso urbano del fiume e sul reticolo degli affluenti hanno permesso di constatare l’assenza al momento di problemi di riflusso; riaperta al transito veicolare via del Capanno, chiusa in precedenza per consentire un intervento con idrovore sul Roggione, a scopo preventivo; resta chiusa via Taramelli, dove una squadra con idrovore è pronta ad intervenire in caso di necessità; riaperti al transito il tratto di via Giovanni XXIII tra via Kennedy e via D’Acquisto ed il tratto di via Bocconi tra via Monti e via Sforza.

Permane lo stato di allerta per superamento della soglia di 130 centimetri del livello dell’Adda e viene confermata la previsione di un culmine della piena tra le ore 04.00 e le ore 05.00, senza superamento (in base ai dati attuali) della soglia di emergenza.

Restano comunque in funzione tutte le misure di prevenzione già attivate per affrontare un eventuale scenario di emergenza».

Il prossimo vertice in Prefettura è convocato per le ore 9, anche se i contatti tra gli enti rimarranno costanti.

Riaperto intanto al traffico anche il tratto della strada provinciale 16 Lodi-Zelo Buon Persico tra viale Milano ed il confine con Montanaso Lombardo.

Ulteriori aggiornamenti sul sito del comune «in caso di cambiamenti significativi».

(Aggiornamento ore 00.40) Il vertice tra enti ed istituzioni, tecnici e associazioni del Lodigiano è in corso in Prefettura. Al momento la situazione nella provincia di Lodi sembra essere sotto controllo, e i comuni con i maggiori disagi sono Lavagna e Livraga.

Nei due centri abitati, comunque, sono al lavoro molti uomini dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, facilitati dal fatto che la pioggia ha smesso di cadere sul territorio.

Al momento, il tavolo di controllo sta attendendo l’arrivo del sindaco del capoluogo, Simone Uggetti, e dell’assessore Simone Piacentini, per fare il punto sulla situazione dell’Adda.

“I vertici del Comune stanno studiando la situazione con i tecnici dell’ente, per capire se sussiste ancora la necessità di evacuare. Nel frattempo i cittadini delle zone interessate sono stati informati di questa possibilità, e sono già stati identificati i luoghi idonei ad accoglierli – spiega il viceprefetto Mariano Savastano -. In ogni caso non vogliamo creare allarmismo, e vogliamo sottolineare che l’ipotesi dell’evacuazione rimane remota”.

(Aggiornamento ore 00.15) A Melegnano il peggio sembra passato, scongiurata la chiusura del ponte del Lambro sulla via Emilia.

Il fiume ha raggiunto il suo livello massimo mezz’ora fa, mentre ora sta lentamente decrescendo.

E’ quanto ha fatto sapere proprio in questi minuti il presidente della Protezione civile Marco Nordio, che in ogni caso monitorerà la situazione per l’intera nottata.

Oltre che in via Manzoni, pesanti danni sono stati registrati alla Broggi Izar, dove numerosi tra box e cantine sono finiti sott’acqua.

(Aggiornamento ore 23.40) Il Centro di controllo allestito in Prefettura continua a monitorare la situazione a livello provinciale, unendo le competenze di tutte le istituzioni del territorio.

Il viceprefetto Mariano Savastano ha spiegato: “La situazione attuale era già stata prevista nel dettaglio nel pomeriggio, visto che gli ingegneri di Aipo e Consorzio Muzza ci forniscono ad ogni briefing le previsioni studiate sul livello delle precipitazioni. Attualmente siamo intorno a 102 centimetri sullo zero idrometrico, quindi la situazione è ancora nei limiti e stiamo tenendo tutto sotto controllo”.

A livello provinciale, tutte le richieste di intervento già dal pomeriggio sono state indirizzate al comando dei Vigili del fuoco, dove è stata convogliata anche la colonna mobile regionale, pronta ad intervenire per ogni evenienza, dai sacchi di sabbia alle pompe idrauliche.

Nel frattempo il centro di controllo in Prefettura è sempre attivo per raccogliere le richieste dei sindaci, con cui la Prefettura ha contatti costanti, e per monitorare il livello istantaneo del fiume.

Il prossimo briefing si terrà intorno alle ore 24.

In quella occasione saranno presentati i dati e le previsioni più aggiornate, anche se già da ora si calcola che la piena potrebbe superare i 200 centimetri. La Regione ha emanato un comunicato che prevede il passaggio, per la Provincia di Lodi, dallo stato di “elevata criticità” a quello successivo di “possibile emergenza”.

La soglia oltre la quale è fissato il passaggio da “allerta” a “emergenza” a Lodi è a 230 centimetri. Occorre però agire in anticipo: “Oltre i 230 saremo costretti ad evacuare alcune persone, quindi vogliamo avvertire per tempo la popolazione, e già all’una chiariremo se si renderà necessario questo procedimento”.

L’evacuazione è però ancora un’eventualità abbastanza remota, e dovrà avvenire in ogni caso entro le prime ore del mattino. “Gli interventi di difesa spondale realizzati a Lodi, tuttavia, hanno ristretto di molto le zone e il numero di cittadini che potranno essere coinvolti – prosegue Savastano -. Si parla di centocinquanta persone”.

(Aggiornamento ore 23) Precipita la situazione a Lodi. Dal comune informano che «è stata avviata la distribuzione porta a porta ai residenti delle zone Martinetta, Capanno e Piarda Ferrari dell’avviso che l’evoluzione della piena del fiume comporterà nelle prossime ore l’attivazione dello stato di allerta, con possibilità che nelle prime ore di domenica 16 novembre si presenti la necessità per i residenti delle zone in questione di allontanarsi dalle proprie abitazioni e di recarsi presso gli spazi appositamente allestiti per la loro accoglienza». In queste eventualità, gli interessati verranno tempestivamente informati, sempre con passaggio porta a porta di personale della Polizia Locale, operatori della Protezione Civile e volontari della Croce Rossa Italiana.

(Aggiornamento ore 22.40) Sale ancora l’emergenza a Melegnano, esonda anche la Vettabia. Il quartiere Montorfano finisce sott’acqua: cantine allagate in via Verdi e strada chiusa in via Martin Luther King. Ma è “off limits” anche la strada che collega Melegnano a Carpiano: sempre più critica la situazione in via Manzoni, dove il Lambro è esondato. Palazzo Broletto fa sapere che, in caso di richieste di intervento, è possibile contattare la polizia locale allo 02/98208238 o i carabinieri al 112. Ma diversi problemi sono segnalati anche a Peschiera.

(Aggiornamento ore 22.30) Dal Comune confermano che il livello dell’Adda a Lodi ha superato attorno alle ore 21.40 i 90 centimetri, corrispondenti alla soglia di pre allerta, condizione che era comunque stata attivata già in precedenza e viene confermata in modo permanente; allo stato dei dati acquisiti sull’afflusso da monte dei bacini di Adda e Brembo si confermano le previsioni sul raggiungimento della soglia di allerta nel corso delle prossime ore, con evento di piena che continuerà a evolversi sino alla prima mattinata. “Sono in funzione tutte le misure di prevenzione ed i servizi di controllo - spiega un comunicato del Broletto -. Si segnala che la distribuzione alla cittadinanza di sacchi di sabbia riprenderà domani, domenica 16 novembre, dalle ore 07.00 alle ore 09.00 presso i magazzini comunali di viale Pavia».

(Aggiornamento ore 22.10) La situazione rimane sotto controllo in Lodi, dove ha smesso di piovere da circa un’ora.

Il centro di controllo in Prefettura, in ogni caso, rimane in allerta, e anche il centralino del Comune è sempre attivo per rispondere alle richieste dei cittadini.

Il livello del fiume, nel frattempo, è molto vicino ai 90 centimetri sopra lo zero idrometrico. La soglia rappresenta il limite per lo stato di preallerta, anche se, viste le previsioni meteorologiche, la preallerta non è mai stata ritirata fin dal primo innalzamento della notte tra mercoledì e giovedì.

La prossima fase del protocollo, quella di emergenza, è quindi prevista per i 130 centimetri.

(Aggiornamento ore 21) Problemi pesanti anche in collina a Graffignana dove a causa delle intense precipitazioni piovose è stata chiusa la strada collinare.

(Aggiornamento ore 20.40) Il comune di Casale ha disposto intorno alle 19 la chiusura delle ciclabili sul Brembiolo nel tratto compreso tra via Scotti e via Marsala al fine di evitare «qualsiasi rischio di pericolo» e per poter «mantenere sgombre tutte le direttrici di intervento». Il Brembiolo non sembra preoccupare, anche se il livello è molto alto, e le condizioni variano molto velocemente. Per questo motivo, pur senza rischi imminenti, l’amministrazione comunale invita a stare lontano dalla zona.

(Aggiornamento ore 20.30) A Mulazzano gli interventi della Protezione civile sono coordinati dal sindaco Abele Guerini, dall’architetto Carmela Ricciardo e dal comandante della Polizia locale Luigi Pezzano. Ecco il numero cui fare riferimento per l’emergenza: 329 3176005. Nella giornata di oggi gli interventi hanno riguardato la frazione Cassino, dove questa mattina due alberi sono caduti su un cavo telefonico ed è stato necessario tagliare una pianta. Nel pomeriggio si sono avuti alcuni allagamenti nel capoluogo, in via dei Tigli e in via Lanzano dove la Protezione civile è intervenuta con due autopompe. In alcuni punti più esposti i residenti hanno ricevuto sacchi di sabbia. Il coordinamento degli interventi proseguirà ininterrottamente anche questa notte e fino al termine dell’emergenza.

(Aggiornamento ore 20.15) La Venere esonda di nuovo a Livraga. A monte del paese sono in azione sei grosse idrovore che tentano di limitare i danni, ma le acque della roggia hanno comunque invaso il centro abitato.

(Aggiornamento ore 20) L’Adda a Lodi ha cominciato a crescere in modo vertiginoso: alle 18.40 il livello era dei 0,48 centimetri sopra lo zero idrometrico, un’ora dopo aveva raggiunto quota 0,62 centimetri. Ci avviciniamo quindi alla soglia di pre allerta (0,90 centimetri), mentre nella notte è probabile che si raggiunga la soglia di allerta. Alcune strade di Lodi sono state chiuse: via Arrigoni, via X Maggio, via dei Pescatori, via del Pulignano (ora riaperta dopo la rimozione dell’albero caduto sulla sede stradale), via Bocconi (tratto via Monti-via Sforza), via Papa Giovanni XXIII (tratto via Kennedy-via D’Acquisto), via Marescalca (tratto viale Europa-tangenziale sud), strada provinciale 16 Lodi-Zelo Buon Persico (tratto viale Milano-confine con Montanaso Lombardo).

Il Comune segnala inoltre che come misura di precauzione è consigliato ai residenti delle zone Capanno (via Vecchio Bersaglio, via dei Pescatori, via dei Cavaloro, via del Capanno, via Taramelli, via Carlotta Ferrari), Martinetta (via Napoli, via Firenze, via Torino, via Bari, via Venezia, via Genova, viale Cagliari, piazza Martinetta, via Perugia, via Bologna, piazza Don Luigi Savarè) e della zona via Arrigoni/Piarda Ferrari di spostare le automobili presso uno dei seguenti parcheggi: piazzale Forni (ex Linificio), via Piermarini (palazzetto dello sport), piazzale degli Sport (Faustina), centro fieristico (zona industriale San Grato). Inoltre è possibile lasciare le auto in sosta negli spazi a striscia blu della città senza limite di durata e a titolo gratuito.

(Aggiornamento ore 18.35) «Non usate la macchina se non è strettamente necessario e non avvicinatevi a fiumi, argini, torrenti e rogge». La comunicazione urgente per tutti i cittadini del Lodigiano è arrivata pochi istanti fa in redazione dal centro coordinamento soccorsi riunito in prefettura. «La situazione viaria provinciale potrebbe evolversi rapidamente in negativo per la sicurezza stradale» si legge nel testo.

(Aggiornamento ore 18.40) Strade chiuse, famiglie evacuate e cantine allagate: sempre più grave la situazione a Melegnano. Convocata l’unità di crisi nella sede della Protezione civile.Circa 30 minuti fa, dopo le intense piogge del pomeriggio, la polizia locale ha chiuso sia via Cerca Vecchia (la strada che costeggia il cimitero) sia via Baden Powell nella zona della casa scout.Sulla via Emilia invece, a causa delle persistenti infiltrazioni d’acqua che hanno reso di fatto inagibile la loro abitazione, i vigili del fuoco hanno evacuato madre e figlio. In stretta collaborazione con i carabinieri di Melegnano e i volontari della Protezione civile, l’assessore alle politiche sociali Fabio Raimondo si è subito attivato per trovar loro una sistemazione. In attesa della soluzione definitiva, madre e figlio saranno ospitati nella sede della Protezione civile.Il Lambro, intanto, è esondato in via Manzoni nel quartiere Carmine, dove in ogni caso sinora non sono registrati particolari danni.Alla Broggi Izar, dove è stato chiuso il ponte ciclo-pedonale parallelo al Lambro, sono andate allagate alcune cantine.Nel frattempo è stata convocata l’unità di crisi che, guidata dal sindaco Vito Bellomo, di qui a pochi minuti si ritroverà nella sede della Protezione civile.

(Aggiornamento ore 18.30) «Adesso siamo lontani dal livello di preallerta, l’Adda è intorno ai 40 centimetri, quindi la situazione è tranquilla». Il sindaco di Lodi Simone Uggetti informa i consiglieri comunali nel corso di una riunione convocata alle 17 dal presidente del consiglio Gianpaolo Colizzi. «Rispetto alle previsioni, lo scenario più critico parla di un livello di circa 2 metri-2 metri e 20 tra le 6 e le 9 di domani mattina. A quella soglia, c’è criticità in via Vecchio Bersaglio. Per fare un confronto con il passato, nel 2002 il momento di massima piena si è verificato a 3 metri e 43». Il primo cittadino sottolinea, insieme all’assessore alla protezione civile Simone Piacentini, che con i dati attualmente in possesso del Broletto non si prevedono scenari drammatici: niente sfollati. Ciò non significa che il Comune non si sia già mosso: «Abbiamo avvisato i residenti porta a porta, anche con l’aiuto della polizia locale e abbiamo comunque allertato i presidi delle scuole che dovrebbero ospitare le persone in caso di necessità». Ovvero: Don Milani, Spezzaferri, Pezzani.L’attenzione più alta è rivolta all’unico quartiere del capoluogo che non possiede un argine, la Martinetta. Con un occhio di riguardo a via dei Pescatori e via Vecchio Bersaglio. In campo ci sono i vigili urbani, i volontari della Croce rossa e della Protezione civile: «Otto-dieci persone – dice Piacentini – controlleranno con la Croce rossa le rogge e i corsi d’acqua».È stata chiusa via Giovanni XXIII, allagata a causa di un problema relativo anche alle fognature, un imprevisto che il Comune risolverà non appena possibile. «Chiuderemo per evitare disagi con le macchine via Lago Bonaparte e via Arrigoni, che potranno però essere percorse a piedi».Oggi è continuata la distribuzione dei sacchetti di sabbia, diverse migliaia di sacchetti e una trentina di persone addette alla consegna. Il Comune resterà aperto tutta notte, Colizzi ha chiesto ai consiglieri comunali – intervenuti numerosi - l’eventuale disponibilità a dare una mano in caso di bisogno.

(Aggiornamento ore 18.20) Nel Centro Lodigiano sono diverse le situazioni critiche: la più grave è a Villanova, che ha subito di nuovo l’esondazione del Sillaro e dove è arrivato anche il capitano dei carabinieri Valeria Nestola. Il Sillaro è al colmo anche a Borghetto, mentre a Livraga le idrovore lavorano incessantemente nel tentativo di tenere a bada le acque della Venere. Disagi anche sulle strade, in particolare sulla sp23 tra Borghetto e Lodi, dove l’acqua ha invaso pesantemente la carreggiata.

(Aggiornamento ore 18.10) Peggiora la situazione a San Grato. La Polizia locale di Lodi e la protezione civile di Montanaso hanno chiuso la strada che, dal semaforo di viale Milano, attraversa San Grato e prosegue verso Montanaso. Per raggiungere il paese bisogna percorrere la bretella di collegamento che gira intorno al supermercato Il Gigante.Nessun problema invece per la roggia Gissara. Solo in zona Pratello il canale è molto alto, ma ancora entro le sponde.

(Aggiornamento ore 18.00) Continua a piovere e da stanotte è previsto che il Po ricominci a salire. A determinare l’innalzamento sono gli affluenti in arrivo dal Piemonte e dell’Appennino, gonfiati dalle abbondanti precipitazioni di queste ore. A Piacenza-San Rocco al Porto l’Aipo sta tenendo la situazione sotto controllo e la Protezione Civile ha attivato una fase di allarme per lunedì mattina: si prevede il superamento del livello 2 di allerta tra il pomeriggio e la sera di domani e del livello 3 lunedì mattina.

(Aggiornamento ore 17.30) A Bertonico sono partiti i monitoraggi del fiume Adda martedì sera con i volontari della protezione civile in collaborazione con la polizia locale. Ieri sera il sindaco Verusca Bonvini ha incontrato il gruppo dei volontari per programmare il monitoraggio costante nelle giornate di oggi e domani, visto l’avviso di criticità regionale. Al momento la situazione e’ sotto controllo ma il fiume cresce. Il sindaco: «Di fronte a questa pioggia e ai timori di queste ore, invito Edison e il Ministero a venire a vedere il fiume». Il riferimento del primo cittadino va al progetto presentato dal colosso energetico per la creazione di una centrale idroelettrica alla confluenza di Adda e Serio con un invaso di 660 mila metri cubi. A Somaglia, località Gargatano, l’acqua del Po ha invaso il campo della golena ed è giunta fino all’argine ma per il momento è bassa. La strada che da Somaglia conduce al Gargatano è sgombra. La pioggia continua però rischia di peggiorare la situazione.

(Aggiornamento ore 17.15) Giro di perlustrazione della protezione civile nelle zone critiche di Lodi. Un gruppo di volontari è passato lungo il tracciato del fiume partendo dalla zona Isolabella, per controllare che nessuno abbia manomesso le paratie di sicurezza, posizionate già da giovedì mattina.Al ponte Bonaparte, la protezione civile ha controllato il livello del fiume, e tranquillizzato i numerosi cittadini presenti sulla situazione dell’Adda, non ancora critica.In Piarda Ferrari sono dispiegati in forze gli uomini della Polizia locale, pronti ad intervenire per qualunque evenienza, ma tutta la zona è difesa da sacchi di sabbia, che dividono la strada dal fiume.Anche in località Martinetta e lungo il fiume fino al parco Belgiardino, tutto è nella norma, e l’Adda è ancora sotto il livello di guardia.Continua invece la preoccupazione per le rogge e i canali che attraversano la città. Al momento alcuni volontari della protezione civile si stanno recando in zona Torretta, per monitorare la situazione della roggia Gissara.

(Aggiornamento ore 17.00) Il livello del canale Muzza è molto alto sia al ponte di Lavagna di Comazzo, sia a Paullo, sia a Quartiano dove il canale passa in mezzo al paese. Non fa però paura il canale Muzza, nell’alto Lodigiano: in tutta la zona piuttosto si riscontra che i campi che non riescono più ad assorbire la pioggia e i piccoli fossi sono ormai al limite. Alcuni straripano sulle strade o si mescolano con i campi stessi. I sindaci stanno monitorando la situazione insieme a Protezione civile, Vigili del Fuoco e Polizia locale. Una situazione critica è ancora quella di Lavagna, dove, dopo l’esondazione della notte tra mercoledì e giovedì, in moltissimi stanno predisponendo sacchi di sabbia davanti alle abitazioni, ai box sotterranei, ai giardini. Per tutti l’indicazione è, se ci si mette alla guida, di tenere una velocità bassa e prestare attenzione anche ai lati della strada.

(Aggiornamento ore 16.45) Melegnano si prepara all’esondazione del Lambro. La Protezione civile mette a disposizione 2mila sacchi di sabbia. Da circa un’ora i volontari dell’associazione hanno iniziato a sistemare i sacchi in prossimità delle case in via Manzoni nel quartiere Carmine, dove il fiume ha ormai raggiunto i livelli massimi. Ma anche in via Baden Powell in zona Borgo la situazione si sta facendo sempre più critica. Al momento l’unica strada chiusa a Melegnano, dove sono accorsi anche i vigili del fuoco per delle infiltrazioni d’acqua in una palazzina sulla via Emilia, è via per Landriano nel tratto tra via Togliatti e l’area industriale di Riozzo.

(Aggiornamento ore 16.30) L’Adda a Lodi continua a crescere, ingrossata dalle piogge e dal forte afflusso in arrivo da Brembo e Lago di Como (la portata in uscita dal lago alle 15.30 di oggi era di 567.5 m3/s). Pochi minuti fa il fiume ha raggiunto il livello di 0,30 centimetri sopra lo zero idrometrico. Siamo ancora lontani dal livello di pre allerta che è fissato 0,90 centimetri, ma la crescita in poche ora è netta (questa mattina i livelli erano prossimi allo zero).

(Aggiornamento ore 16.15) La situazione si fa più critica su diversi fronti: il Sillaro è esondato poco prima delle 16 a Villanova. Nel giro di 15 minuti via Vittoria, la strada principale del paese, era già ampiamente allagata. Sul posto c’è la protezione civile all’opera. Si tenta di contenere l’allagamento e si continuano a posare barriere di sacchi di sabbia a protezione delle abitazioni nei presai del dancing, il punto debole da dove il fiume esonda. A Livraga la Venere sta invadendo la provinciale e al momento sono in azione le idrovore. Anche a Casale, dove il Brembiolo per ora è sotto controllo, il livello delle acque sta salendo e alimentando l’apprensione dei cittadini. Tramite Facebook l’assessore all’ambiente Luca Canova rassicura: «Non c’è alcun motivo di allarme per la cittadinanza. L’area critica per le precipitazioni non coinvolge Casalpusterlengo e frazioni e il Brembiolo e’ alle 16.30, sotto controllo. A titolo precauzionale, per chi si trovi in aree particolarmente delicate (zone basse, vicinanze a fossi o coli) si distribuiscono sacchi presso la FIR-fb in piazza Morta.La sabbia per riempirli sarà accumulata presso il Magazzino Comunale in via Fugazza a partire dalle 17.15 circa».

(Aggiornamento ore 16) Molgora minaccioso a Lavagna di Comazzo, proprio sul confine con Truccazzano. Dopo l’esondazione della notte tra mercoledì e giovedì, il corso d’acqua ha ripreso forza ed è in questo momento molto alto e pieno di fango. «Ho fatto predisporre alcuni trattori con le turbine, perché in caso di esondazione sarebbero pronti a rigettare l’acqua, ma anche i campi sono saturi dalla troppa pioggia - dichiara il sindaco di Comazzo Italo Vicardi, sul posto a monitorare la situazione -. L’altra notte è stato un disastro, l’acqua è arrivata in paese, chi ha case a piano terra o cantine o box ha avuto parecchi danni, anche alle auto. Tra poco arriverà la Protezione civile e siamo in attesa dei Vigili del fuoco». Intanto a Lavagna possono entrare solo le auto dei residenti. La strada è chiusa sia dalla parte di Trucazzano, provincia di Milano, che dalla parte di Zelo. Chi transita da queste parti deve fare il giro da Cornegliano Bertario o da Merlino. In tutto l’alto lodigiano comunque è consigliabile viaggiare a velocità ridotta su strade con molte curve e in questo momento coperte d’acqua in vari punti.

(Aggiornamento ore 15.30) Vigili casa per casa in città bassa per consegnare un avviso cartaceo ai residenti sulla possibile allerta notturna. La polizia locale invita a sgomberare cantine e locali interrati. Nel frattempo il Broletto convoca alle 17 i consiglieri comunali per una riunione straordinaria e per informarli della situazione.

(Aggiornamento ore 15.15) È allarme anche a Paullo, il livello della Muzza continua a salire. Ma c’è grande preoccupazione anche per le rogge e i canali. La polizia locale di Paullo guidata dal comandante Stefano Papalia e i volontari della Protezione civile stanno monitorando costantemente la situazione, che al momento resta sotto controllo. C’è in ogni caso grande apprensione soprattutto se, come sembra, le intense precipitazioni proseguiranno anche nelle prossime ore.Ma è allarme anche per la provinciale Cerca, che già mercoledì notte era stata chiusa al traffico.

(Aggiornamento ore 14.45) L’ondata di piena del Lambro, a Melegnano scatta l’emergenza. È quanto fa sapere l’assessore alla Protezione civile Fabio Raimondo, che sta tenendo costantemente monitorata la situazione.«Proprio in questi minuti gli agenti della polizia locale e i volontari della Protezione civile, che sono impegnati con una decina di squadre, stanno portando i sacchi di sabbia in via Manzoni nel quartiere Carmine, dove il fiume è ormai vicino al punto di esondazione - ha chiarito l’assessore -. Nella zona della Broggi Izar, invece, stiamo chiudendo il passaggio ciclo-pedonale ai lati del Lambro. La polizia locale, intanto, sta prendendo contatti con i colleghi di Cerro per chiudere via per Landriano nel tratto tra via Togliatti e la zona industriale di Riozzo. Ma è scattato l’allarme anche per le vie Cerca Vecchia e Baden Powell, che al momento sono comunque aperte».

(Aggiornamento ore 14) C’è la conferma: Lodi rischia di entrare in nottata nello stato di allerta. La comunicazione arriva dal Broletto. «La perturbazione in corso sulla Lombardia - si legge in una nota stampa - sta coinvolgendo in particolare i bacini idrografici di Adda e Brembo, determinando un progressivo aumento dei deflussi dalla diga di Olginate e dal Brembo, che si rifletteranno sul tratto lodigiano dell’Adda con un incremento delle portate a Lodi, che dai 600 mc/sec delle ore 10.00 odierne saliranno in serata oltre i 900 mc/sec». In base all’evoluzione della situazione meteorologica registrata sino ad ora, rispetto all’attuale livello idrometrico dell’Adda a Lodi (7 centimetri sopra lo zero alle ore 13.20), gli esperti confermano quindi la previsione di una significativa crescita nelle prossime ore, sino al probabile raggiungimento di uno stato di allerta nelle ore notturne.

(Aggiornamento ore 13.15) Il livello dell’Adda a Lodi è ancora sotto controllo. Il fiume, però, fa già paura. Complice la pioggia incessante, che non smette di intensificarsi e di flagellare il Lodigiano. E ingrossa il livello dei corsi d’acqua. Già operativa al cento per cento, anche se non ci sono condizioni di allarme, la macchina delle istituzioni. Continua la distribuzione dei sacchi di sabbia ai cittadini, il sindaco Simone Uggetti e l’assessore Simone Piacentini hanno effettuato un sopralluogo nelle zone più a rischio e tra gli artigiani del Capanno e della Martinetta. Nel quartiere Martinetta la maggior parte degli ingressi delle abitazioni è protetto dai sacchi di sabbia. Alle 14 è fissata una riunione in Prefettura, per monitorare lo stato degli eventi, mentre una barriera di sacchi di sabbia è stata issata a protezione della Piarda Ferrari. In via Giovanni XXIII, come mercoledì sera, i tombini non hanno retto la forte pioggia, e la carreggiata è in parte allagata. Le automobili riescono ancora a passare, e la viabilità non è stata modificata. Il liceo Gandini, comunque, ha dimesso gli studenti regolarmente, anche se rimangono dubbi per la giornata di lunedì, visto che il cortile si è già trasformato in un’enorme pozzanghera.A spaventare sono anche rogge e canali: anche quelli che attraversano la città si sono molto ingrossati.La protezione civile di Montanaso si è recata in mattinata al parco del Belgiardino, per un sopralluogo, ma anche lì la situazione non appare preoccupante.

(Aggiornamento ore 12.30) Continua a piovere nel Sudmilano, sale il livello del Lambro. I primi dati parlano di almeno 10 centimetri l’ora. E intanto a Melegnano un grosso tronco si ferma in un punto critico del fiume. Sia a Melegnano sia a Peschiera, i Comuni del Sudmilano dove nei giorni scorsi il Lambro è esondato, i volontari della Protezione civile stanno costantemente monitorando la situazione.Al momento non sono segnalate particolari criticità.

(Aggiornamento ore 12) Il maltempo ferma il calcio giovanile nel Lodigiano. Per tutto il fine settimana sono sospese le partite dei campionati Giovanissimi, Allievi e Juniores della delegazione Figc di Lodi. Nessuna decisione per ora sui campionati di Seconda e Terza Categoria.

(Aggiornamento ore 11) Anche a Milano e provincia, malgrado abbia ripreso a piovere da ieri sera, la situazione dei fiumi è al momento tranquilla. Il Lambro resta sotto i livelli di guardia, alla stessa stregua di Adda e Po i cui livelli nel Lodigiano, secondo i dati aggiornati alle 11, non mostrano alcuna variazione significativa.

(Aggiornamento ore 10) Maltempo, a partire dalla notte sono riprese le precipitazioni sul Lodigiano e sul Sudmilano: gli esperti di 3bmeteo parlando di un intenso fronte atlantico collegato ad una profonda circolazione di bassa pressione posizionata poco a ovest del Regno Unito che ha raggiunto le regioni più occidentali della Penisola. Per ora le piogge stanno interessando soprattutto Liguria e Piemonte con le prime segnalazioni di smottamenti, frane e allagamenti in provincia di Savona e Genova dove gli accumuli stanno già sfiorando i 200mm dalla mezzanotte.

A Lodi il livello dell’Adda per ora resta stabile in leggera discesa, con il livello pochi centimetri sopra lo zero idrometrico.

Alle ore 10.30, fanno sapere dal sito di palazzo Broletto, è previsto un incontro tra Sindaco, Assessori, dirigenti, Comando di Polizia locale. Prosegue la distribuzione dei sacchi, al magazzino comunale di viale Pavia (presso il parco di via Fascetti), fino alle ore 18.00. Per ogni evenienza l’URP del Comune è sempre disponibile a rispondere ai cittadini. Tre i numeri utili attivi nella giornata di sabato 15 novembre: 0371.409229 / 465 / 411

La cronaca in tempo reale dell’allarme meteo e delle sue conseguenze: da sabato mattina a domenica sera, da San Rocco al Porto a Melegnano

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