«Non permetteremo la deregulation»

Una “ricetta” tutta lodigiana per cambiare gli orari dei negozi. Di fronte alla liberalizzazione imposta dal governo, il Broletto vuole proporre un sistema di apertura degli esercizi che sia concordato con le singole imprese. «Anzitutto non è ancora chiaro lo strumento normativo. Non si conosce il ruolo che dovranno svolgere le regioni in questo ambito - dichiara l’assessore comunale, Simone Uggetti - in ogni caso, abbiamo intenzione di suggerire, su base volontaria, una nuova articolazione oraria del commercio, che possa favorire i consumatori e nello stesso modo possa nascere da un confronto con le varie attività». L’esempio è quello di pensare ad un prolungamento degli orari di apertura serale dei dettaglianti, in alcuni giorni della settimana (come il venerdì e il sabato), recuperando con dei pomeriggi di chiusura. «Lanceremo questa idea nell’ambito del tavolo per l’economia della città, che abbiamo pensato di organizzare nel corso del 2012 - aggiunge l’assessore Uggetti - in questo modo terremo conto dei singoli lavoratori, degli esercenti più piccoli e metteremo in campo un’opzione in più per il commercio». L’iniziativa si dovrà misurare con una normativa che fissa per gli enti locali un termine di 90 giorni per adeguarsi ad una disposizione che di fatto toglie ogni vincolo agli orari di apertura degli esercizi commerciali. «Ritengo che l’istanza di una migliore articolazione degli orari dei negozi sia ragionevole, ma occorre fare attenzione - mette in guardia Uggetti - perché un’apertura indiscriminata, senza avere un’idea di città, rischia di danneggiare il cittadino. Così si rischia di favorire pochi gruppi e non il tessuto commerciale diffuso. L’effetto potrebbe essere che si arrivi ad avere pochi negozi aperti sempre e tanti altri schiacciati dalla concorrenza».

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