Niente fiocchi dai “mercanti di neve”

(18 gennaio) I “mercanti di neve” quest’anno hanno le bisacce vuote. Parliamo dei santi che ricorrono in questi giorni, date che nella tradizione dei nostri vecchi erano caratterizzate dai fiocchi bianchi. Sono già sfilati sul calendario Sant’Ilario (13 gennaio), San Mauro (15 gennaio) e Sant’Antonio Abate (17 gennaio), ma di campi e tetti imbiancati non se ne parla e anche San Bassiano (19 gennaio) non lascia molte speranze. In compenso - segno dei tempi - arriva la cosiddetta neve chimica, generata dall’incontro dell’aria fredda e inquinata con l’umidità. Dopo il nostro articolo sono arrivate altre segnalazioni, come quella di un lettore di Secugnago, stupito e preoccupato dallo strano fenomeno. Fiocchi senza nuvole anche a Linate di Peschiera Borromeo: un caso si era già verificato a Bellaria nella notte del 15 gennaio, mentre il resto del comune è dominato da una più tranquillizzante brina.

(17 gennaio) «Temperature polari al nord e colonnina in picchiata fino a -10 sotto zero». Ad annunciarlo è Francesco Nucera di 3bmeteo, che spiega: «Con il cielo sereno e i venti dalla Russia le minime hanno raggiunto valori fino a 4 gradi sotto le medie del periodo». E nel Lodigiano, dove la nebbia non si alza, il gelo dura anche di giorno.Domani e giovedì in realtà è previsto un temporaneo aumento delle temperature, ma secondo 3bmeteo nel weekend si andrà incontro ad una nuova fase prettamente invernale. Un vortice in arrivo dalla Scandinavia, infatti, si posizionerà oltralpe pilotando impulsi freddi ed instabili verso la Penisola.Intanto si segnalano episodi di neve chimica in Valpadana e anche sul nostro territorio. Non si tratta di neve indotta dalla presenza di nuvolosità, ma dall’interazione tra l’alta umidità dell’aria e delle sostanze chimiche emesse dalle fabbriche. I pulviscoli emessi dalla combustione industriale fungono da nuclei di condensazione; le basse temperature favoriscono poi la caduta di fiocchi di neve, che in realtà non sono affatto di neve. Abitualmente questa sorta di “nebbia ghiacciata” si forma in presenza di temperature molto basse e di umidità alta, ma anche con alti livelli di inquinanti nell’aria ed è per questo che si parla di neve chimica. Fenomeni di questo tipo sono stati segnalati tra Tribiano e Mediglia, a San Grato (Lodi) e anche nella Bassa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA