Mario Vigo (Regionali - Per Lombardia Civica Albertini)

Dopo essere stata per molto tempo una delle voci del mondo agricolo, Mario Vigo adesso si butta in politica. In una lista civica, però, quella dell’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. È impossibile elencare in poche righe l’elenco degli incarichi che ha ricoperto nel corso della sua carriera lavorativa: è stato a lungo il presidente di Confagricoltura Milano e Lodi, il presidente della Centrale del Latte Milano, il presidente del Consorzio Villoresi. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione della Fiera Milano e nel corso del tempo ha praticamente “setacciato” il territorio. «Mai incarichi politici - puntualizza il 57enne -, solo in ambito economico».

Oggi Mario Vigo si definisce un imprenditore agricolo, alle prese con una difficile campagna elettorale che nei prossimi giorni lo vedrà impegnato in alcuni appuntamenti in provincia, tra cui spicca il “tour” per il Lodigiano a fianco di Albertini.

Solo da qualche giorno la squadra di cui fa parte, Lombardia civica Albertini, ha ricevuto la notizia che tutti attendevano con ansia: la lista è stata riammessa dal Tar, dopo essere stata esclusa per quello che era stato definito un errore nell’autenticazione delle firme. In realtà, in base a quanto stabilito, non c’è stato alcun errore e dopo un primo momento di smarrimento il gruppo di Vigo è tornato all’opera con entusiasmo, all’insegna del motto: «Non bisogna mai mollare».

Perché ha deciso di sostenere Albertini in Regione?

«Perché è una lista civica, non si caratterizza come un partito ma come un movimento, è quello di cui noi cittadini abbiamo bisogno per avere un buon governo».

Cosa vorrebbe cambiare in Lombardia?

«Sicuramente punterei su ciò che conta per i cittadini: un buon governo inteso come serietà, correttezza e meno burocrazia».

Come nasce la sua candidatura?

«Nasce da una consolidata conoscenza con Albertini, io sono stato nominato presidente della Centrale del Latte quando lui era sindaco di Milano. Ci siamo conosciuti alla fine degli anni Novanta e oggi abbiamo un rapporto diretto. Albertini aveva l’esigenza di fare un programma per la sua candidatura regionale che tenesse conto anche di un conoscitore del territorio e dell’agricoltura. La sua scelta è caduta su Mario Vigo».

Lei è un esperto del mondo agricolo, di cosa hanno davvero bisogno le aziende del settore in un periodo di crisi come quello odierno?

«Per 15 anni sono stato il presidente degli agricoltori, adesso parlo da imprenditore agricoltore quale sono. È difficile indicare una priorità, perché sono diverse. Sopra tutte ci sono però una corretta applicazione della Pac (Politica agricola comune) e un sistema che finalmente renda più giusto il reddito degli agricoltori».

Cosa ha intenzione di fare per il Lodigiano?

«Dopo aver fatto un’esperienza nei diversi settori e aver maturato una certa conoscenza del territorio, ho scelto uno slogan: “Ridiamo voce al territorio”. Credo che il mio impegno si caratterizzerà proprio per questo».

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