Lodi, bilancio sociale da 9 milioni

Non solo sostegno al pagamento di affitto, luce e gas. Ma anche educatori di strada, per avvicinare gli adulti in difficoltà e poi un fondo tutto comunale per aiutare chi ha perso un lavoro.

Nel 2012 il bilancio sociale del comune di Lodi ha superato i 9 milioni di euro. «La strada che abbiamo intrapreso - spiega l’ex assessore alle politiche sociali Silvana Cesani - non è quella della mera assistenza. La crisi sta producendo molti casi di disagio. I dati sono confermati dal dipartimento di salute mentale. I casi di persone affette da problemi mentali e crisi di identità, in seguito alla perdita del lavoro sono in aumento. Sulla scorta di quanto realizzato a Milano, abbiamo avviato, in collaborazione con la Cgil, i gruppi di “Auto aiuto lavoro”. Grazie alla psicologa Caterina Cardaciotto Catalano, che ha messo a disposizione gratuitamente la sua professionalità, e alla collaborazione del segretario organizzativo Eugenio Vicini, i disoccupati riescono a ricostruirsi come persone per potersi ripresentare sul mercato del lavoro. Il gruppo si ritrova in sala giunta di palazzo Broletto, proprio per dare alle persone un segnale importante, far capire che ci prendiamo cuore di loro. Il gruppo sta andando bene. A Milano partecipano 15 persone, qui siamo già a 10, ma chi vuole si può ancora inserire. Il lavoro si chiuderà quando gli iscritti si renderanno conto di aver acquisito una forza diversa. Ci sarebbe piaciuto fare la stessa cosa con gli esodati perché anche su questo fronte ci sono dei tassi di sofferenza altissimi. È un progetto che andrà portato avanti dalla nuova amministrazione».

Nel 2012, poi, una parte della spesa assistenziale è stata convertita in borse lavoro. «Attraverso l’equipe per l’inserimento lavorativo - spiega Cesani - abbiamo fatto lavorare dalle 15 alle 20 persone per un periodo che va dai 3 ai 6 mesi, con l’obiettivo di sostenere le persone nella ripresa della loro identità di lavoratori. Su questo fronte abbiamo investito dai 35 ai 40mila euro».

A questo si è aggiunto il fondo anticrisi di 40mila euro per i disoccupati del 2012. Hanno hanno fatto domanda in 37, sono stati erogati 34 contributi. Ad ognuno è andato un assegno di circa 400 euro per 3 mesi. La sfida della prossima amministrazione sarà quello di mantenerlo e ampliarlo perché la platea di persone in difficoltà è sempre più vasta. Tra i criteri per il contributo abbiamo deciso di considerare l’Isee in tempo reale, non quello dell’anno prima. Questa è stata una scelta politica precisa». Insieme alla Cgil, alla Cisl e alla fondazione Miretta, poi, sono state realizzate le cosiddette “borse spesa per le famiglie” con bambini e anziani segnalate dai servizi sociali. «Con questo strumento - dice l’assessore - siamo riusciti a sostenere tra le 50 e le 60 persone».

Da non trascurare, secondo la Cesani, è anche il lavoro interculturale. «A Lodi - spiega Cesani - il 13 per cento circa è straniero e ogni anno il 33 per cento dei nuovi nati ha genitori stranieri. È vero che la crisi sta riportando indietro gli immigrati, ma per quanto ci riguarda abbiamo aderito al network delle città del dialogo interculturale. Un programma della commissione europea coordinato dal comune di reggio Emilia e che sviluppa buone pratiche di integrazione all’interno delle comunità locali. In questo abbiamo collaborato con le associazioni etniche e con chi si occupa di dialogo tra culture e religioni diverse. In questi anni abbiamo sempre cercato di favorire la partecipazione delle associazioni esterne. Siamo in una condizione nella quale siamo noi cittadini che dobbiamo riprendere in mano il nostro ruolo e le amministrazioni sostenerlo. Senza le associazioni non avremmo raggiunto certi risultati. La struttura dell’assessorato ha saputo mettersi in sintonia con i processi di cambiamento. Il comune non sarà più in grado di fare tutto da solo, dovrà sempre più fare lavoro di rete con il sociale esterno».

LE SFIDE DEL NUOVO SINDACO - Spesa sociale, nel 2012 l’amministrazione Guerini ha messo sul piatto ben 9 milioni di euro

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