L’Imu costa ai lodigiani 45 milioni

Un gettito complessivo di 45,6 milioni di euro per una media di 924 a contribuente. Ecco quanto frutta l’Imu in provincia di Lodi, secondo gli ultimi dati messi a disposizione dal ministero dell’Economia e delle Finanze e relativi al gettito dell’anno scorso.

L’imposta municipale si applica su diverse tipologie di immobili (case di lusso, seconde abitazioni, fabbricati commerciali e produttivi, oltre a aree edificabili e terreni). La scadenza del prelievo è prevista tra poche settimane: l’acconto dovrà essere versato entro il 16 giugno e si potrà pagare in banca con modello F24. Il calcolo del tributo si effettua in base alle aliquote deliberate nel Comune dove si trova il bene, con l’applicazione di regole e agevolazioni locali; una parte degli introiti va allo Stato.

Nel Lodigiano risultano 49.353 contribuenti ai fini Imu: tra i cespiti tassati ci sono 369 abitazioni ritenute signorili (“case di lusso”), 6.215 terreni e 46.656 altri fabbricati. Sopra la media il valore a Lodi, che si attesta a 1.255 euro per contribuente. Da segnalare che l’incasso del 2016 a Lodi supera i 14 milioni di euro. Nelle altre città del territorio i numeri sono decisamente inferiori: una media di 893 euro a Casale, 956 euro a Codogno, 665 euro a Lodi Vecchio e 1.022 euro a Sant’Angelo. Il peso maggiore suddiviso per contribuente riguarda comuni dalle dimensioni ridotte, dove sono concentrati capannoni, supermercati e attività produttive. È il caso di Montanaso (1.273 euro) e Pieve Fissiraga (1.134 euro), dove a fronte di una ristretta cerchia di persone soggette all’imposta la cifra versata è molto alta. Discorso analogo per Bertonico (1.929 euro), Turano (1.278 euro) e Ospedaletto (1.486 euro), dove il gettito risulta significativo rispetto agli immobili che rientrano nelle categorie Imu. Difficile invece riuscire a fare una stima del peso delle “seconde case” rispetto al bilancio dell’imposta.

Tra i valori medi più bassi per prelievo a carico dei contribuente ci sono alcuni comuni della Bassa: Castelnuovo (336 euro), Senna (479 euro), Caselle Landi (443 euro), Corno Giovine (423 euro).

A livello nazionale l’Imu vale 15,9 miliardi di euro, l’importo medio supera di poco i 400 euro e quello lombardo è di 280 euro. A far schizzare in alto l’importo medio sono le località turistiche, con il record a Portofino (3.375 euro) e Cortina d’Ampezzo (2.590 euro). Valori alti anche nelle grandi città, Roma (media di 2.343 euro) e Milano (2.383 euro).

Per completare il quadro sul prelievo tributario sugli immobili di proprietà, va menzionata la Tasi (tassa sui servizi indivisibili), che è stata abolita sull’abitazione principale, ma resta su altre categorie di immobili e la disciplina è regolata dagli enti locali. La scadenza per l’acconto è sempre il 16 giugno, con il saldo a metà dicembre.

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