Le ricette per la sicurezza e il decoro urbano

Più telecamere, vigili di quartiere e spray antiaggressione in dotazione ai vigili. Sono queste alcune delle proposte dei sette candidati sindaci per garantire maggiore sicurezza in città. Il capitolo decoro urbano e vigilanza occupa un posto di rilievo in diversi programmi delle liste che si presentano per le elezioni amministrative. Le urne per il Broletto saranno aperte domenica 11 giugno.

Ecco le principali misure, presentate in sintesi. Per la coalizione di centrodestra, guidata da Sara Casanova (Lega, Forza Italia, Pensionati, Fratelli d’Italia-Alleanza lodigiana, lista civica Sarà) la sicurezza è uno dei primi punti in agenda. Si prevedono severe ordinanze contro abusivi e accattoni che sono presenti in diversi parcheggi della città, l’utilizzo del “Daspo”, che è l’allontanamento di persone coinvolte in un illecito. Poi l’istituzione di un “ufficio sicurezza” dove raccogliere le segnalazioni, inoltre la polizia locale dovrà essere dotata anche di manganello telescopico e spray antiaggressione. Nel programma si ribadisce una gestione dell’immigrazione nel rispetto della legalità, con controlli frequenti, anche sugli alloggi.

Per la coalizione di centrosinistra (Pd e liste civiche), rappresentata dal candidato Carlo Gendarini, l’obiettivo è estendere la rete di videosorveglianza, con 13 nuove telecamere tra Piarda Ferrari e Isolabella (progetto finanziato l’anno scorso dalla Regione), poi aumentare gli agenti in servizio alla polizia locale e intensificare il presidio del territorio con più pattugliamenti nei quartieri. Una delle novità è quella di incentivare le cosiddette di “Social street”, reti di socializzazione di zona attraverso i sistemi Internet, che consentono un controllo diffuso (a Lodi è già presente a Campo Marte). Il “pacchetto sicurezza” ha un ruolo cruciale anche per Massimo Casiraghi del movimento Cinque Stelle. Tra le misure, una videosorveglianza efficace, colonnine “Sos” con videocamera per le chiamate d’urgenza, poi coinvolgimento dei cittadini, connessi via cellulare o WhatsApp, per qualsiasi segnalazione in materia di sicurezza. Ancora: contrasto all’abusivismo e all’accattonaggio molesto, oltre a più attenzione per prevenire truffe agli anziani e, sul fronte migranti, una battaglia affinché non vengano superate le soglie fissate di accoglienza. Punta invece sui vigili di quartiere il candidato sindaco Giuliana Cominetti, sostenuta da due liste civiche. Gli agenti avranno la funzione di presidiare soprattutto le periferie. Completano la “ricetta” più illuminazione, maggiore videosorveglianza, un’attenzione particolare agli anziani e controlli anti abusivi.

Misure che sono richiamate anche nel programma del candidato sindaco Luca Scotti della lista civica Lodi al centro, che parte da una presupposto chiaro: «Il problema della sicurezza e del controllo del territorio è molto sentito in tutta la città». Tre le priorità da portare avanti: l’implementazione del sistema di videosorveglianza, il rafforzamento dell’organico della polizia locale, il coordinamento dell’attività con tutte le forze dell’ordine. Per la squadra civica sono necessari più agenti per strada, davanti alle scuole, al mercato e nei parchi cittadini.

La proposta di Lorenzo Maggi, alla guida di una coalizione civica che guarda al centrodestra, considera vivibilità e sicurezza come elementi da non trascurare. Le linee d’azione: migliore servizio di illuminazione e videosorveglianza, assunzione di personale per la polizia locale, controllo sui venditori abusivi e ritiro merce e accordi con associazioni di volontariato per un’opera di sensibilizzazione sul tema della sicurezza.

Una prospettiva diversa quella di Stefano Caserini della lista 110&Lodi, che declina la sicurezza in relazione ai luoghi, agli spazi pubblici e alle persone. «Lodi non ha bisogno solo di telecamere o di un maggior presidio da parte delle forze dell’ordine», si legge nel suo programma. La vera sfida per i 110&Lodi è quella di far vivere gli spazi pubblici, questa è considerata la miglior ricetta contro degrado e inciviltà. Si punta inoltre a potenziare le politiche di accoglienza e integrazione.

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